"Sicilia e Mediterraneo: rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy" questo il titolo del convegno che si è tenuto questa mattina all'Università Mercatorum d Roma organizzato dalla Fondazione Univerde e dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn con main partner Renexia, società del Gruppo Toto, che ricordiamo Med Wind, promotrice del progetto di un mega parco eolico galleggiante del Mediterraneo, al largo delle coste trapanesi, ad ovest delle Egadi. L’opera (vedi foto) prevede la realizzazione di un parco eolico con ben 190 pale, su una superficie di circa 900 kmq, in grado di generare energia complessiva per a circa 2,8 GW.
Si tratta di un impianto eolico che coprirà un enorme spazio d’acqua (18 milioni di metri quadrati di mare), a circa 80 km dalla costa siciliana e 47 da Marettimo, dove verrebbero installate pale eoliche galleggianti su piattaforme ancorate sul fondale. Da qui partirebbero i cavi per trasportare l’energia prodotta dal vento fino in Campania (700 km, di cui 200 dalle Egadi a Termini Imerese, gli altri 500 fino alla Stazione di Montecorvino Rovella in provincia di Salerno) e da qui si allaccerebbe poi alla rete energetica nazionale.
E’ un progetto che prevede investimenti per 9 miliardi, più 100 milioni l’anno per la manutenzione, da realizzare in 7 anni che porterà 700 posti di lavoro stabili e 40mila.
Nel corso del convegno di questa mattina, che ha visto fra i relatori anche l'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio (oggi presidente Fondazione Univerde) e l'ex vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao (oggi presidente della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione Siciliana), è intervenuto anche il presidente del Libero Consorzio comunale di Trapani, nonchè sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci. Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia, nel suo intervento ha così sottolineato: “L’eolico marino galleggiante garantirebbe al Paese una maggiore sicurezza energetica e l’avvio di una filiera industriale capace di proiettare l’Italia in una posizione di rilievo nell’industria eolica dell’intero bacino del Mediterraneo garantendo, come in Sicilia, rilevanza al ruolo delle Regioni che guardano con interesse alle ricadute economiche e sociali positive sul proprio territorio. Serve, tuttavia, una integrazione del decreto Fer2 – ha aggiunto Toto - con l’obiettivo di distinguere tra eolico marino tradizionale e flottante, due tecnologie molto diverse tra loro anche per costi di realizzazione.
Inoltre, è importante aumentare il contingente di eolico marino galleggiante al 2040 ad almeno 15GW per allinearlo agli strumenti di programmazione vigenti. Inoltre, è necessario prevedere la possibilità di accedere alle aste per i soli progetti con Autorizzazione Unica, ed evitare così il rischio di assegnare la tariffa a progetti che, con la sola VIA (Valutazione Impatto Ambientale), potrebbero non ottenere l’autorizzazione ad essere costruiti”. Toto ha anche ricordato che "senza tali modifiche, industria e investitori non sono nelle condizioni di sviluppare in maniera efficace l’unica tecnologia - l’eolico marino galleggiante - che ha le più alte possibilità di sviluppo nel settore delle rinnovabili per le sue grandi capacità di produzione energetica e il suo impatto zero a livello ambientale e paesaggistico, vista la grande distanza degli impianti dalle coste.
Questa potenzialità va sfruttata per realizzare una nuova filiera industriale di settore volta a garantire il giusto mix energetico e l’indipendenza energetica dell’Italia” – ha concluso il manager".
Il progetto Med Wind all'indomani della sua presentazione, circa tre anni fa, ha accesso un forte dibattito, in particolare fra le associazioni dei pescatori circa le forti preoccupazioni relative all’impatto dell’impianto sulle attività di pesca in quell'areale di mare molto produttivo dal punto di vista ittico. Si è parlato della possibilità di misure compensative a favore dei pescatori. Misure che riguarderanno non solo un eventuale corrispettivo economico ma anche iniziative da adottare nel medio e lungo periodo quali, ad esempio, progetti per l’elettrificazione dei porti o per incentivare l’ammodernamento delle flotte delle marinerie coinvolte, fra le quali quella proprio della Città di Mazara del Vallo che il 13 aprile 2023 ospitò presso l'aula consiliare una seduta straordinaria della Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana, richiesta dalla deputata M5S Cristina Ciminnisi, con l'audizione dello stesso dott.
Totò che in quell'occasione presentò il progetto "Med Wind" confermando la possibilità di misure compensative per i pescatori mazaresi.
Favorevoli al mega parco eolico offshore sono importanti associazioni ambientaliste favorevoli al progetto per la possibilità di produrre energia pulita, un’ulteriore passo in avanti verso il tanto atteso sviluppo green. L’iter è proseguito tra posizioni contrastanti. L’Assemblea Regionale Siciliana con una risoluzione approvata nel febbraio 2022 si era dichiarata contraria al progetto. Bisogna comprendere come si muoverà il Governo regionale di Renato Schifani e l'ARS nella attuale legislatura.
Francesco Mezzapelle