Emergenza idrica, le dichiarazioni del Presidente del LLC di Trapani Quinci

"Bisogna porre le basi per ridefinire il sistema di approvvigionamento idrico dei nostri territori"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Novembre 2025 17:31
Emergenza idrica, le dichiarazioni del Presidente del LLC di Trapani Quinci

Di seguito la dichiarazione del Presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani Salvatore Quinci sull'emergenza idrica.

"Sul fronte idrico siamo all'emergenza dell'emergenza. Le preoccupazioni del territorio sono legittime e condivisibili. Senza un intervento deciso ci si avvia verso un pericoloso conto alla rovescia che porterà le nostre Città a rimanere senz'acqua. Per fermarlo è necessario un intervento immediato legato ad una strategia. Regione, Genio Civile, Protezione Civile ed Autorità di Bacino, con il pieno coinvolgimento dell'ATI, hanno il compito istituzionale di trovare soluzioni efficaci che non siano soltanto legate alla necessità di superare l'ennesima crisi in corso.

Bisogna porre le basi per ridefinire il sistema di approvvigionamento idrico dei nostri territori. La Cabina di regia regionale deve necessariamente essere, e stare, in prima linea. Le Città trapanesi stanno vivendo un'emergenza che va spiegata. Serve una risposta all'incapacità dell'invaso Garcia di recuperare la portata d'acqua. E' un'anomalia cheva indagata perché appare, per certi versi, incomprensibile. E' una delle basi perricostruire l'intero sistema. Finisce per essere un'anomalia anche il mancatointervento sulla diga Trinità, che è al limite.

Ancora pochi centimetri e ci sarà la beffa: l'acqua scaricata in mare. L'impegno di Siciliacque a trasferire l'acqua del Lago Arancio può trovare una sorta di automatismo nei momenti più critici? L'impiego di 5milioni di metri cubi d'acqua, in estate, ad uso irriguo, aveva un presupposto tecnico di prospettiva? Nessuno è alla ricerca di un comodo banco degli imputati, ma èindispensabile, ieri come oggi, conoscere la cinghia di trasmissione delleresponsabilità che sta dietro le scelte che sono state intraprese.

Si tratta di punti critici– indicando soltanto i più eclatanti - che vanno affrontati in parallelo alle proposterisolutive. Senza chiarezza è una sfida già persa. Anche i passi avanti importanti econcreti dell'ATI idrico trapanese, che ha avuto un forte impulso con la presidenzaGruppuso, devono essere inseriti in un nuovo contesto istituzionale e politico.L'obiettivo del gestore unico deve essere calmierato con le condizioni dei nostriterritori. La vicenda-vertenza dei Comuni ex EAS, con la Regione che intenderifondere Siciliacque, rivalendosi poi sulle amministrazioni locali, è simbolica di unacondizione d'incertezza da cambiare radicalmente nell'interesse delle comunitàL'acqua è un bene inalienabile, la sua distribuzione è un servizio inattaccabile, maalle fine ci sono sempre e comunque loro, i cittadini".

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