Torniamo a parlare dell’annosa questione del dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo a seguito di una nota inviata dall’avvocato Fabrizio Misuraca, in qualità di responsabile dello sportello mazarese del Movimento Difesa del Cittadino, inviata all’on. Ignazio Corrao, al Dipartimento Ambiente dell’Assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione siciliana e all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Ecco il testo della nota dell’avv. Misuraca:
“Con la presente il sottoscritto Avv. Fabrizio Misuraca, nella Sua qualità di Responsabile della sede del Movimento difesa del Cittadino di Mazara del Vallo e di fondatore del gruppo Facebook “Escavazione del porto di Mazara del Vallo”, Vi significa quanto segue. Pochi fa sulla pagina web dell’europarlamentare Dott. Ignazio Corrao si leggeva il seguente articolo “Ambiente. Corrao: “la laguna di Tonnarella non si tocca. La Regione la inserisca tra le zone di protezione speciale” a cui occorre necessariamente replicare.
Secondo il Garzanti può definirsi “laguna” un tratto di mare basso parzialmente chiuso da una lingua di terra, da una barriera corallina o dal delta di un fiume. Nel caso di specie la cd “laguna di tonnarella” è separata dal mare da un’imponente molo frangiflutti realizzato in cemento e con cospicuo impiego di fondi pubblici per ben altre finalità. Quindi la c.d. “laguna di tonnarella” non esiste e non è mai esistita.
Nelle immediate vicinanze della colmata vi è infatti la sopraelevata che collega l’autostrada A29 con il porto commerciale di Mazara del Vallo, l’area della colmata dovrebbe servire per creare degli spazi idonei alla movimentazione di autoarticolati e merci e quindi per incrementare lo sviluppo del porto. Quindi nell’ottica di crescita della città la colmata è destinata a ricevere la sabbia proveniente dall’escavazione del porto.
La diatriba fra “laguna” e “colmata” continua a bloccare i lavori di escavazione del porto di Mazara del Vallo, unica vera fonte di reddito dell’intera cittadinanza, sembra che qualche ammiratore di uccelli possa bloccare l’economia di un’intera città.
Voglio altresì ricordare che a Mazara del Vallo sono presenti altre due riserve naturali: la riserva di Capo Feto e la Riserva dei Gorghi Tondi. Continuando così si arriverà alla conclusione che ogni naturalista armato di macchina fotografica che vede atterrare un uccellino scatta una fotografia e chiede che quel luogo diventi riserva naturale! L’intervento di escavazione del porto è urgentissimo, nel 2018 a seguito dell’esondazione del fiume Mazaro è stata emessa un’ordinanza di Protezione Civile che dichiara urgente e indifferibile per la pubblica incolumità l’esecuzione di opere volte al dragaggio della foce del corso d’acqua coincidente con il porto canale della città di Mazara del Vallo.
La marineria di Mazara del Vallo attende da oltre 30 anni il dragaggio del porto, oggi la situazione è divenuta insostenibile e non si può attendere oltre. In attesa di un Vostro Riscontro”. (in foto, scattata l’1 aprile 2021, un tratto del porto canale di Mazara del Vallo)