Dall’India per l’artista Giacomo Cuttoneun riconoscimento internazionale La Fondazione del Premio KM Anthru ogni anno premia l'eccellenza creativa internazionale. Per il 2023 ha annunciato che i vincitori della terza edizione sono: 1) Giacomo Cuttone (Italia): Premiato per la sua capacità di reinventare la letteratura attraverso uno stile unico e sfumato; 2) Anvar Abdullah (India): Riconosciuto per aver ridefinito il concetto di umanistica attraverso le sue narrazioni fantastiche; 3) Sudhakar Gaidhani (India): Celebrato per il suo poema epico "Devdoot l'Angelo".
h Nata dal pensiero visionario di Shajil Anthru, la Fondazione ha istituito questo premio, oltre che per mantenere viva la memoria dello scrittore KM Anthru, per sostenere e celebrare artisti e pensatori che, pur essendo innovativi e genuini, rischiano di rimanere ai margini. Come afferma Shajil Anthru: "Ricevere attenzione quando attivo, abbandono quando inattivo e oblio quando morto è l'oroscopo dei veri geni". Ma i geni non muoiono. Lasciano dietro di sé vivere sempre il loro passaggio come un blocco incandescente, seppure non sempre visibile.
La loro vita è quella di vivere in modo indipendente, audace, come una centrale elettrica dell’estetica. Le loro esperienze, che sorgono nella mente a causa dell'indagine, dello studio e della contemplazione, rimangono come un inesauribile portavoce della verità. Accettano carezze e sollecitazioni con saggia indifferenza. Per la Fondazione e la Giuria del Premio (composta dalla poetessa polacca Małgorzata Borzeszkowska, dalla poetessa indiana Nandita De e dal poeta e scrittore indiano, direttore della Rivista Litterateur Rw, Shajil Anthru), vero è il fatto che i “riconosciuti” attribuiti, come ha lasciato scritto il poeta romantico Percy Bysshe Shelley, sono degli apprezzamenti sì in itinere ma, tuttavia, dovuti per l’originalità che li distingue e per il contributo che rappresentano nel contemporaneo mondo delle arti.
“I geni – recita la dichiarazione premiante – non muoiono”. Lasciano (si schematizza): esemplarità di vita e di opere; testimoniano di esperienze che sorgono nella mente di ciascuno per indagine, studio e contemplazione; vivono in modo indipendente e audace; sono un’interrotta attività estetica creativa. Secondo la visione, pur immersi nel campo di una profonda solitudine meditativa e, al tempo stesso, popolata di intuizioni e variabili tematiche, rimangono attivi portavoce di verità percettive e concettuali comunicabili a lettori e spettatori di ogni latitudine.
Accettano carezze e sollecitazioni con saggia indifferenza, ma scommettono egualmente che il/i sogno/i diventi/no realtà.La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà a Trivandrum (Kerala, India) il 21 dicembre 2024.Antonino Contiliano