Dalla Diocesi di Mazara un gruppo di 50 persone diversamente abili presenti a Roma per il Giubileo

I partecipanti provenivano da Salemi, Campobello, Mazara, Castelvetrano e Sciacca

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Maggio 2025 15:47
Dalla Diocesi di Mazara un gruppo di 50 persone diversamente abili presenti a Roma per il Giubileo

Anche dalla Diocesi di Mazara del Vallo un gruppo di 50 persone, tra diversamente abili, operatori, genitori, don Nicola Patti, fra Michele Barone, Alberto Alagna, responsabile regionale di “Fede e Luce”, Vito Scalisi, sindaco di Salemi, hanno preso parte al Giubileo delle persone con disabilità svoltosi a Roma. I partecipanti provenivano da Salemi, Campobello, Mazara, Castelvetrano e Sciacca. Il pellegrinaggio è stato organizzato dall’Ufficio catechistico diocesano che al suo interno ha l’ambito comunità e disabilità e responsabile è stato Paolo Tantaro.

«È stata un’esperienza di vicinanza tra di noi – ha detto don Nicola Patti oggi al termine del pellegrinaggio – le fragilità sembrano che creano distanze e, invece, in questa esperienza abbiamo sperimentato il contatto umano come occasione straordinaria». Tra le tappe fatte quella alla Basilica di San Pietro con l’attraversamento della porta santa, poi l’incontro col movimento internazionale “Fede e luce”, con monsignor Rino Fisichella, già pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione e oggi, a conclusione del pellegrinaggio, la visita alla tomba di Francesco nella Basilica Santa Maria Maggiore.

«Bisogna vedere il pellegrinaggio con gli occhi della fede – ha detto un’operatrice accompagnatore di diversamente abile – tutto ha un senso. Volevamo vedere di persona Papa Francesco e, invece, la volontà di Dio è stata un’altra». «Siamo stati chiamati qui a Roma – ha raccontato la mamma di una persona disabile – perché era desiderio di nostro figlio Calogero venire per il Giubileo qui. Oggi abbiamo coronato il suo sogno». Saluti cari a voi tutti pellegrini. Vi seguo, prego per voi, vi ammiro per la vostra dedizione, vi benedico.

Un abbraccio ai ragazzi speciali, alle loro eroiche famiglie, grazie agli ammirevoli volontari e ai generosi presbiteri segno della tenerezza di Dio. A tutti un abbraccio benedicente e generativo», è stato il testo del messaggio che il Vescovo ha fatto pervenire, tramite don Nicola Patti, ai partecipanti.

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