Cul-de-sac Mazara Calcio, il gruppo Domingo si ritira: “non c’erano le condizioni per investire sul Mazara”. Imprenditori mazaresi no?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Settembre 2015 14:35
Cul-de-sac Mazara Calcio, il gruppo Domingo si ritira: “non c’erano le condizioni per investire sul Mazara”.  Imprenditori mazaresi no?

Dalle stelle alle stalle, questa la situazione che si è creata col trascorrere delle ore nel Mazara Calcio. Il presente della società canarina è ad un vicolo cieco, una strada senza uscita che rischia di compro- mettere la stagione calcistica 2015/2016 che fino a meno di una settimana fa vedeva la squadra affidata al tecnico Terranova favorita numero uno per la vittoria del Campionato di Eccellenza.

I sogni della tifoseria erano stati alimentati dall’arrivo ad inizio agosto del gruppo dell’imprenditore palermitano Elio Abbagnato, più di un decennio prima aveva già guidato con buoni risultati il Mazara Calcio, e la possibilità, grazie al genero dello stesso, l’ex calciatore e neo dirigente della Roma, Federico Balzaretti, di inaugurare un nuovo corso della storia calcistica mazarese.

La fumata nera è arrivata sabato scorso quando nel corso di un incontro fra Abbagnato e l’attuale presidente Francesco Bica per formalizzare l’acquisto della Società vi è stata una fumata nera. Poco chiari i motivi, da una parte si dice che Bica avesse già l’accordo con il gruppo marsalese di Domingo (condizioni migliori a quelle offerte da Abbagnato?) e dall’altra che Abbagnato non avesse garantito nella sua offerta il pagamento allo stesso Bica dei soldi che quest’ultimo in questi anni ha anticipato per far fronte alle necessità della squadra.

Così Abbagnato al nostro telefono si era detto molto amareggiato (“non partecipo a nessun’asta del pesce”) ed annunciato la chiusura della trattativa con il Mazara. Il giorno dopo abbiamo contattato Enzo Domingo (ricordiamo che era stato “deposto” ai primi di agosto con l’arrivo del gruppo Abbagnato). Domingo ci aveva detto di essere stato contattato da Bica dopo la rottura con Abbagnato, il marsalese ci aveva annunciato che da lì a qualche giorno avrebbe formalizzato l’acquisto del Mazara Calcio e la necessità di cambiare tutti dirigenti che sarebbero stati scelti dal suo gruppo, il tecnico mazarese Nicola Terranova ed il suo staff tecnico ed il gruppo di giocatori già in rosa sarebbero stati invece confermati (”questa squadra per essere al massimo –aveva detto Domingo- ha bisogno solo di qualche ritocco).

Infine Domingo ci aveva assicurato che entro giovedì, cioè oggi, avrebbe formalizzato l’accordo).

Tutto sembrava così essersi risolto, nonostante su facebook si moltiplicassero i post contro questa nuova possibilità, tanto che lo stesso presidente Bica aveva rassicurato i giocatori in allenamento circa il pagamento dei primi stipendi. Invece "Niet", il gruppo Domingo molla sorprendentemente la presa ritirandosi dalla trattativa. Da qui il nuovo stato di caos, le notizie si rincorrono sul network, i tifosi sono avviliti, i giocatori molto arrabbiati tanto da chiedere spiegazioni Bica sul dietrofront.

Piuttosto che scrivere un pezzo a caldo sulla vicenda (così come molti si aspettavano), il sottoscritto ha cercato contattare Enzo Domingo (in foto n.1) su quanto accaduto per avere contezza diretta sui fatti. Oggi a pranzo Domingo, vedendo le nostre chiamate, ci ha contattato affidandoci le sue motivazioni sul nulla di fatto: “con il mio gruppo abbiamo riflettuto molto bene sull’investimento ed alla fine unanimemente abbiamo compreso che non vi erano le condizioni per acquisire la società gialloblù”; Domingo ha risposto anche alla domanda volta a conoscere i suoi soci marsalesi nell’affare: “sono un imprenditore, un commercialista, un dipendente comunale ed un insegnante, eravamo in cinque interessati a rilevare il Mazara Calcio”.

Continuando Domingo si è così congedato: “mi dispiace per i tifosi e gli attuali dirigenti mazaresi, devo dire che il presidente Bica ha fatto il possibile affinchè la trattativa andasse in porto, purtroppo dopo opportune valutazioni abbiamo deciso di non fare l’investimento. Sono sicuro però che il Mazara verrà a capo di questa situazione, ha degli uomini che ci credono e poi un tecnico, Terranova, bravissimo, con lui e questi giocatori il Mazara quest’anno farà belle cose”.

A proposito dei giocatori, questi –come già detto- sono molto in ansia ed in alcuni casi arrabbiati per quanto sta avvenendo all’interno della Società, non hanno certezze per il futuro e qualcuno di loro, visto che il 12 settembre si chiudono le liste, potrebbe partire nelle prossime ore accettando offerte di squadre che sulla carta sarebbero antagoniste del Mazara, vedi lo stesso Paceco di mister Max Mazzara che domenica arriverà allo stadio Vaccara per giocarsi la qualificazione in Coppa Italia dopo aver battuto in casa domenica scorsa i canarini per 2-1.

La situazione è monitorata minuto dopo minuto da Nicola Terranova e dal suo assistente Giovanni Pomilia che da veri missionari, lo erano stati già lo scorso anno, stanno cercando di tenere unita la squadra che però avrebbe deciso di non effettuare allenamenti finchè la situazione non sarà definita.

Che dire invece del presidente Francesco Bica, comprendiamo la sua amarezza per quanto scritto nei giorni scorsi, certamente è una brava persona e si è speso in questi anni per garantire la squadra in Eccellenza, ma con molta onestà dobbiamo pur dire che la sua condotta di trattativa, sia nel caso di Abbagnato che di Domingo, non è stata impeccabile (forse non ha accettato i consigli di gente navigata come il Dg Gerolamo Di Giovanni e dell’amministratore Angelo Bruno), avrebbe dovuto avere forse più garanzie (in modo concreto) prima di sbilanciarsi da una parte e dall’altra. (in foto n.2 da sx Gerolamo Di Giovanni e Francesco Bica)

Ma la colpa non è certamente solo di Bica, per carità non ne facciamo un capro espiatorio per quella che rappresenta solo l’ultimo capitolo della recente storia del Mazara Calcio. Invece di criticare e basta sarebbe giusto interrogarsi sul perché ci si aspetta che a salvare la squadra siano imprenditori di altre Città. E non si venga a dire che non vi siano imprenditori mazaresi capaci di potere sostenere una squadra in Eccellenza, tanto più la squadra della loro Città.

Qualcuno potrebbe dire “la crisi…”, siamo sicuri invece che anche nel settore ittico vi siano eccellenze imprenditoriali che potrebbero dare lustro alla propria azienda e sollevare la Città da questo grande imbarazzo: disinteresse o individualismo? Aspettiamo inoltre una presa di posizione dell’Amministrazione Cristaldi sulla situazione visto che essa è stata più volte tirata in ballo nelle vicende del sodalizio gialloblù.

Francesco Mezzapelle

03-09-2015 16,30

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