Cittadini erranti: chiusa la sezione mazarese del Tribunale; chiusi già altri uffici in città

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Settembre 2013 07:39
Cittadini erranti: chiusa la sezione mazarese del Tribunale; chiusi già altri uffici in città

"Oggi la nostra città compie un balzo indietro di oltre 40 anni, perdendo quel baluardo di giustizia, che per oltre 4 decadi ha garantito il cittadino comune, ed è stato un importante presidio di legalità in un territorio di

"frontiera" come il nostro. Lo Stato perde una battaglia, speriamo non decisiva, per l'affermazione di quei principi che regolano il vivere quotidiano e che oggi non potranno essere più tutelati da nessuno, da oggi quel portone rimarrà inesorabilmente chiuso e contro quel cancello si infrangeranno le speranze dei tanti che, in un tale momento di recessione economica, trovavano nei cancellieri o negli operatori di quell'ufficio quel consiglio utile o quella parola di conforto, a titolo gratuito, e che ora non potranno più ottenere.

Come rappresentante delle Istituzioni non potrò farlo, ma come semplice cittadino oggi osserverò il consiglio dell'amico e decano avvocato Giovanni Gilletta, e dichiarerò il mio personale lutto cittadino, per una scomparsa che non potrà che avere conseguenze gravi per la nostra amata città". A scriverlo è l'avv. Felice Errante, sindaco di Castelvetrano, a seguito della chiusura della sede distaccata di Castelvetrano del Tribunale.

La stessa sorte, il 13 settembre, è toccata anche a Mazara del Vallo con la chiusura della sede distaccata di via Toniolo del Tribunale alla sede centrale di Marsala e ciò sempre per effetto del decreto legislativo n. 155 del 2012 di revisione, voluta dal ministro Severino durante il Governo Monti, delle circoscrizioni giudiziarie che ha previsto la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale. Una decisione che ha certamente costi sociali ed economici .

Pur legittimo, se riferito a piccole sezioni distaccate, il decreto è calato dall'alto senza la considerazione di alcune realtà specifiche, vedi ad esempio Mazara, città di frontiera e dove risiede una grossa comunità immigrata ed una flotta peschereccia. Senza contare che nella sezione mazarese si contano, fra civile e penale, circa mille contenziosi, insomma una grossa mole di lavoro che ora andrà a riempire i tanto già affollati scaffali marsalesi; non è la stessa Severino, riconfermata dal Governo Letta, che in questi giorni ha detto che vi saranno processi più rapidi?

I disagi riguarderebbero non solo gli avvocati e gli operatori, che dovranno spostarsi quotidianamente a Marsala, ma soprattutto i cittadini i quali anche per piccoli contenziosi sarebbero costretti a raggiungere Marsala perdendo almeno mezza giornata". D'obbligo però domandarsi il perchè sia le istituzioni ammnistrative, ma anche tutta la schiera dei mazaresi che fanno politica, non abbiamo preso ufficialmente posizione opponendosi alla decisione? Forse era già una battaglia persa, può anche darsi, ma si doveva anche lanciare un segnale coinvolgendo la città, magari con un a raccolta di firme da portare sui banchi del Parlamento (magari coinvolgendo un deputato nazionale di origini mazaresi che oltretutto è anche un avvocato).

Da parte dell'Amministrazione è stata prodotta, utilizzando qualche esperto o consulente già ben pagato, una memoria per motivare l'opposizione alla chiusura della sede distaccata sulla base della posizione geografica e della complessità demografica della città? Un maggiore impegno ci si aspettava da un gruppo di "blasonati" avvocati mazaresi, fra essi non vi è forse qualcuno che aspira a ripercorrere le gesta politiche del collega Errante di Castelvetrano?

In città risultano già chiusi diversi uffici: l'Ufficio del Catasto, l'Agenzia dell'Entrate, e lo sportello comunale della Camera di Commercio di Trapani, questi ultimi due uffici erano ubicati in rispettivi locali comunali di piazza della Repubblica. Ciò sta provocando molti disagi a cittadini, a titolari di imprese che non possono più usufruire di servizi importanti senza essere costretti a recarsi a Marsala e Trapani; quotidianamente piazza della Repubblica è frequentata da cittadini erranti alla ricerca dell'ufficio perduto.

Non vi sono ancora novità circa la presunta apertura di un servizio telematico della Camera di Commercio all'interno del palazzo comunale, come già avvenuto ad Alcamo e Valderice. Dall'ottobre scorso risulta invece chiuso l'ufficio decentrato del Catasto, ubicato nei locali comunali di via xx settembre, dipendente dall'Agenzia del Territorio di Trapani; l'ufficio, nel quale lavorano due contrattisti comunali, forniva visure, stralci di mappa e consulenza, anche per il pagamento corretto dell'Imu, all'utenza adesso però costretta a recarsi nel capoluogo provinciale o ad un tecnico, a pagamento ovviamente.

Resiste invece ancora l'ufficio del Giudice di Pace di via Crispi, la cui chiusura, stabilita sempre dalla legge n.155, dovrebbe avvenire a dicembre.

18-09-2013 9,30

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