Che fretta c’era… Domani consiglio comunale urgente per ridurre la Tari 2021

Seduta a seguito ultimissime delibere della Giunta con riduzioni della tariffa rifiuti per utenze domestiche e non

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Giugno 2021 16:19
Che fretta c’era… Domani consiglio comunale urgente per ridurre la Tari 2021

Il presidente del Consiglio comunale di Mazara del Vallo, Vito Gancitano, ha convocato per domani, 30 giugno, alle ore 18, una seduta urgente con all’ordine del giorno questi soli due punti:

1) Regolamento per la riduzione della TARI dovuta agli operatori economici per l’anno 2021. Approvazione.

2) Regolamento per la riduzione della TARI dovuta alle utenze domestiche per l’anno 2021. Approvazione.

Ricordiamo i moltissimi disagi sollevati dai cittadini nell’ultimo mese a seguito della ricezione delle bollette Tari 2021. Molti cittadini hanno lamentato aumenti anche oltre l’80% e non, come era stato previsto in sede di approvazione del PEF, di un massimo del 40%. Sulla questione si era espresso così l’8 giugno scorso il sindaco Salvatore Quinci: “Vi assicuro che il Consiglio Comunale ha deliberato questo aumento mal volentieri come atto dovuto e non come scelta dettata da un indirizzo politico-amministrativo.

Tale atto infatti è la conseguenza dei provvedimenti restrittivi messi in campo dall’ARERA, organo competente anche per la determinazione della tariffa TARI. L’ARERA ha disposto che a partire da quest’anno per la determinazione del costo della Gestione Integrata dei Rifiuti urbani, che deve essere coperto integralmente dalla tariffa, non è più possibile utilizzare artifici contabili. Fino all’anno scorso venivano emesse bollette per un valore di 6 milioni a fronte di un costo di 10,5.

Oggi ARERA ci costringe ad emettere bollette per tutto il costo di 10,5 milioni di euro. Purtroppo, diversamente dalla percezione comune non c’è un nesso diretto tra il risultato della raccolta differenziata e i costi del servizio di gestione dei rifiuti. Capisco bene che è un discorso difficile da accettare per chiunque ma questa è la reale spiegazione di cosa è accaduto e nessuna amministrazione anche di altre realtà territoriali oggi ha potuto adottare scelte diverse.

Dopo pochi giorni, il 17 giugno, con la delibera di giunta n. 97 è stato approvato il regolamento per la riduzione della Tari dovuta dagli operatori economici per l’anno 2021 (vedi primo punto all’ordine del giorno della seduta di domani): “La scelta dell’Amministrazione di destinare, interamente, le risorse previste dal fondo perequativo regionale – aveva spiegato l’assessore comunale ai Tributi, Giacomo Mauro - rappresenta una chiara e doverosa manifestazione di sostegno per il sistema delle imprese e per le attività colpite dalla pandemia, auspicando una immediata ripartenza delle stesse”. 

Infine nelle scorse ore la stessa Giunta Quinci con la delibera n.102/2021 ha approvato il “Regolamento per la riduzione della tari dovuta alle utenze domestiche per l'anno 2021” (atto iscritto al secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale). “Il Governo su iniziativa dell’Anci –ha spiegato sempre l’assessore Mauro- ha concesso negli ultimi giorni agli enti locali la possibilità di utilizzare parte del fondo previsto dall’articolo 53 del Dl Sostegni Bis, il c.d.

fondo di solidarietà alimentare e pagamento utenze per le famiglie che versano in stato di bisogno, anche per l’abbattimento delle utenze Tari domestiche. Come amministrazione abbiamo ritenuto di cogliere immediatamente questa opportunità. Pertanto abbiamo approvato in Giunta una proposta che sottoporremo al Consiglio comunale, al fine di abbattere la quota variabile delle utenze Tari domestiche. E’ chiaro che in attuazione del provvedimento governativo si dovrà tenere conto degli indicatori Isee.

In ogni caso potrà beneficiare dell’abbattimento della Tari una parte significativa della popolazione. Se tale opportunità fosse stata concessa prima, certamente l’avremmo sfruttata per rimodulare a monte le tariffe Tari”.

A seguito di questa vicenda però ci chiediamo: perché l’Amministrazione e gli uffici di competenza della TARI prima di emettere la bolletta con i grossi aumenti, creando –come già sottolineato- molti disagi ai cittadini, non ha aspettato qualche mese –così me avvenuto in altri Comuni- con la possibilità, poi confermata dai fatti, di concedere agevolazioni sia alle famiglie che alle attività economiche? Probabilmente si poteva, oltre che non determinare i suddetti disagi ai cittadini, anche far risparmiare l’ente anche del costo di una nuova seduta consiliare. Si spera che a tali quesiti possa domani rispondere domani l’Amministrazione comunale. Che fretta c’era, maledetta primavera…

Francesco Mezzapelle  

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