CASTELVETRANO – Intitolato il molo di ponente alle vittime castelvetranesi dell’affondamento del piroscafo Conte Rosso

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Maggio 2014 14:47
CASTELVETRANO – Intitolato il molo di ponente alle vittime castelvetranesi dell’affondamento del piroscafo Conte Rosso

Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, ha presenziato all'intitolazione del molo di ponente del porticciolo di Marinella di Selinunte, ai caduti del Conte Rosso, un piroscafo italiano che venne affondato e silurato dal sommergibile inglese "Upholder", proprio di fronte a Siracusa il 24 maggio del 1941.

La nave stava trasportando 2729 giovanissimi soldati,1297 furono le vittime, 1055 si inabissarono con la nave, mentre le salme recuperate furono 242. Tra queste non vennero trovati i due castelvetranesi che si trovavano a bordo Giuseppe Salluzzo e Francesco Campo. Grazie all' impegno di Concetta Santangelo, pronipote del soldato Salluzzo, ed alle sue ricerche anche a Siracusa presso l'Associazione Lambda Doria, si arrivati a capire che fine avevano fatto i due soldati dopo le ultime lettere inviate alle famiglie. Da qui l'appello lanciato al primo cittadino perché intitolasse ai due caduti un sito nella nostra città. Grande merito anche va dato anche al presidente dell'Associazione reduci e combattenti di Castelvetrano Lolli Indelicato per averla aiutata nelle ricerche, prima dei gravi problemi di salute che lo hanno colpito negli ultimi mesi.

La prima parte della manifestazione, alla quale hanno partecipato alcuni parenti delle vittime, ha visto la presenza del presidente dell'Associazione Lambda Doria, Alberto Moscuzza, del primo cittadino che ha voluto ricordare il sacrificio dei due nostri concittadini e che, quando la signora Santangelo lo informò di questa tragedia, ha subito dato il suo assenso per l'intitolazione del molo ai due giovani e valorosi soldati, perché la memoria è un valore che va salvaguardato.

Alla presenza delle autorità civili e militari si è poi snodato un corteo fino al porticciolo dove, dopo la scopertura della targa e l'esecuzione dell'inno nazionale, don Alfredo Culoma ha rivolto una preghiera alle vittime di tutte le guerre. Dopo l'esecuzione del "Silenzio" il corteo ha deposto una corona di fiori in mare.

(Comunicato stampa)

24/05/14  16,45

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