In questi giorni, nel bel mezzo di quest'infuocata estate, si sono avvicendate diverse discussioni, per lo più in rete sui social network o, per chi preferisce la vita reale, nelle affollate spiagge cittadine, sui soliti temi caldi che contraddistinguono la "bella stagione" mazarese o se si vuole, per chi vuole azzardarsi a buttarla sulla politica, i frizzanti periodi pre-elettorali mazaresi. A dirla tutta, più che discussioni sono stati, e continuano ad esserlo, accesi
dibattiti fra gruppi di cittadini non ben identificati, gruppi aperti e spesso assai labili, aizzati e manovrati dalla stampa locale o anche, chissà, dai seguaci dei seguaci delle diverse fazioni politiche locali.Fra tutti spicca un grande classico, l'argomento di discussione top e tipico della stragrande maggioranza dei mazarese, quasi sempre connesso – chissà perché – al tema della presenza dei turisti in città: il tema dei rifiuti e della pulizia della città.In questo contesto il dibattito porta sempre la discussione, quasi automaticamente, verso la perenne contrapposizione fra cittadini e Primo Cittadino.
E' il teorema sempre insoluto del "perché la città è sempre sporca e piena di immondizia in ogni angolo; è colpa del Sindaco che non sa amministrare o del cittadino mazarese vastaso ed incapace per mentalità e cultura di rispettare le più elementari regole civiche e di rispettare la regola?". In questi casi, si sa, la verità sta sempre nel mezzo. Ma chissà perché ai cittadini mazaresi piace sempre discutere, battersi, perfino schierarsi su questo tema ma mai voler arrivare ad una soluzione, a risolvere il problema concreto; piace eventualmente scaricare la soluzione all'ennesimo Sindaco salvatore che ha da venire.Anche questa estate la città appare agli occhi di tutti (e dei turisti?) sporca.
I cassonetti dell'immondizia sono stracolmi in tutte le vie cittadine, e gli operai della Belice Ambiente, il servizio di raccolta dei rifiuti, faticano non poco a garantirne la raccolta e successivo smaltimento. La città non riesce a "digerire" la grande quantità di rifiuti che essa stessa produce e il risultato è un olezzo maleodorante che pervade le strade del centro storico ma non solo, spesso anche le periferie, con enorme sorpresa e preoccupazione dei pochi turisti che circolano per la città del Satiro.
Ma a peggiorare le cose contribuiamo anche noi cittadini, vedi il conferimento selvaggio dei rifiuti di qualunque tipo (dai residui del gambero sgusciato ai rifiuti pericolosi, ai materiali vietati quali ferro, legno, etc.) nei cassonetti negli orari non prestabiliti e cioè nelle ore diurne, spesso nelle ore più calde della giornata, con tutti i rischi di carattere igienico-sanitario che possono derivarne; di giorno infatti e con le alte temperature il processo di deterioramento dei rifiuti è più accelerato.
A riguardo si ricorda che il conferimento dei rifiuti deve avvenire dalle ore 20.00 alle ore 08.00 del giorno successivo.Il liquidatore della Belice Ambiente ha più volte lanciato l'appello ai cittadini mazaresi affinché rispettino gli orari di conferimento dei rifiuti. I risultati sono deludenti, anche perché manca un controllo del territorio da parte delle Autorità teso a far rispettare le regole. Per non parlare del fatto che l'accumulo dei rifiuti nei cassonetti in tutte le ore implica maggiori costi del servizio, dal momento che gli operai sono costretti più volte al giorno a svuotare i bidoni.Insomma discutere sì, anche animatamente.
Ma la vera forza del cambiamento è silenziosa, pacata, senza clamori, e sta nel buon senso di ognuno di noi cittadini. (Nella foto: bidoni pieni di immondizia intorno alle ore 13.30 di domenica 4 agosto nella Via Bessarione, sotto la sopraelevata).Vincenzo De Santi
05-08-2013
{fshare}
