“Al momento non vi è motivo affinchè la disinfestazione ad hoc contro le zanzare sia estesa in tutto il territorio comunale. Circa un decina di giorni fa abbiamo ricevuto dall’ASP Trapani la comunicazione del caso probabile di West Nile; la stessa ASP, attraverso la nota, ha auspicato intervento nella zona dove è risieduto la persona coinvolta, cioè a Tonnarella, e pertanto abbiamo predisposto un intervento. Certamente poniamo molta attenzione, raccomandando anche comportamenti preventivi, ma non bisogna creare allarmismi”.
Questo quanto ha dichiarato il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci contattato telefonicamente dalla nostra redazione a seguito del comunicato stampa del Comune attraverso il quale è stata annunciato un intervento straordinario di disinfestazione dalle ore 23 di sabato 22 ottobre e per tutta la notte compresa tra sabato e domenica nella zona di Tonnarella con l'utilizzo di materiale disinfestante “adulticida” mirato all'eliminazione delle zanzare. L'intervento è stato predisposto dagli uffici tecnici comunali a seguito della comunicazione del Dipartimento di Prevenzione della Salute dell'Asp che ha segnalato un probabile caso a Mazara del Vallo di West Nile (febbre del Nilo) che ha coinvolto un paziente residente a Firenze ma domiciliato a Mazara del Vallo proprio nella zona di Tonnarella dove ha trascorso al stagione estiva.
L'uomo, un anziano, lo scorso settembre è stato ricoverato presso il Reparto di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo per il completamento dell'iter diagnostico e terapeutico. Il Comune, pertanto, ha deciso di avviare da domani un primo ciclo di disinfestazione straordinaria di contrasto alle zanzare nella zona di Tonnarella. In particolare, partendo dal lungomare Fata Morgana angolo via Fani, la disinfestazione interesserà tutto il lungomare Fata Morgana sino a via degli Sportivi, via del Mare sino all'incrocio con la via Bessarione e la stessa via Bessarione sino all'incrocio con la via Fani e tutte le traverse interne a questo perimetro.
In questo primo intervento di disinfestazione straordinaria verrà impiegato materiale adulticida, mentre in un secondo intervento che verrà successivamente programmato verrà utilizzato materiale disinfestante larvicida; a titolo precauzionale si consiglia ai residenti della zona oggetto della disinfestazione di non esporre panni e tenere chiuse porte e finestre dalle ore 23 di domani fino all'alba di domenica.
Lo scorso 4 settembre presso la sede della Direzione generale dell’Asp di Trapani il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Vincenzo Spera, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i provvedimenti di sorveglianza sanitaria e profilassi della malattia provocata dal virus “West Niles” in ambito umano e animale previsti sul territorio provinciale; qualche giorno prima, il 2 ottobre, proprio all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani si era registrato il primo decesso in Sicilia per “Febbre del Nilo”, si trattò del pittore palermitano Momò Calascibetta, 73 anni, residente in C/da Cutusio a Marsala.
Alla conferenza stampa parteciparono, oltre al commissario Spera, il direttore sanitario f.f. Carlo Gianformaggio, il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Francesco Di Gregorio, il direttore dell’UOC Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva, Gaspare Canzoneri, il direttore UOC Malattie Infettive, Pietro Colletti, il direttore UOC Servizio Igiene Allevamenti e produzioni zootecniche Roberto Messineo, il dirigente veterinario, Giuseppe Internicola. Nel corso dell’incontro fu fornita anche una comunicazione di carattere scientifico: “La febbre del West Nile (1936) è provocata da un virus.I serbatoi dei virus sono uccelli selvatici e zanzare ma il vettore è la puntura di zanzara del genere comune.
Molto raramente sono stati segnalati trasmissione da madre a figlio e da trapianto di organi. Non si può trasmettere da persona a persona, quindi non ha bisogno di isolamento. I giorni incubazione vanno da 2, 7 e 14 giorni. Nella maggior parte dei casi l'infezione non dà alcun sintomo (infezione asintomatica). Tra i casi sintomaci: il 20 % febbre, cefalea, disturbi gastro-intestinali che possono durare qualche giorno. Negli anziani la malattia può avere un decorso più grave (sintomi neurologici).
Un caso su 1000 può dare la forma mortale di enfacelite. Ad oggi accertati 600 casi in Italia con le analisi di conferma sono stati riscontrati prevalentemente sono in Italia centrale e del nord. Non c'è una terapia per la West Nile: consiste nel supporto delle funzioni vitali. La diagnostica precoce non ha nessuna importanza perché non c'è nessuna cura. Solo necessità di terapia di supporto. A livello casalingo si possono utilizzare delle precauzioni: l'uso delle zanzariere, svuotare i sottovasi, eliminare l'acqua dalle piscinette, svuotare la grondaia, eliminare il ristagno dell'acqua e repellenti”.
Francesco Mezzapelle