“Caro pane” in Città. L’Adoc Trapani assicura intervento all’Autorità di Garanzia della Concorrenza e del Mercato

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Settembre 2014 07:26
“Caro pane” in Città. L’Adoc Trapani assicura intervento all’Autorità di Garanzia della Concorrenza e del Mercato

Il 2 agosto avevamo pubblicato un articolo a seguito delle lamentele di alcuni lettori cittadini in merito alla notizia divulgata dall'emittente Televallo circa il vistoso rincaro del prezzo del pane, a 2,40 euro al kilo, da parte di un'associazione di panificatori mazaresi sorta pochi giorni prima e denominata "Asspan" e che raccoglierebbe già circa 37 panificatori mazaresi.

Secondo l'Asspan il nuovo prezzo "è volto a tutelare i diritti dei lavoratori e delle famiglie che sono coinvolte nel settore e che vivono di tale attività, nonché a garantire alla cittadinanza un prodotto di qualità, igiene e garanzia sulla provenienza delle materie prime". Comprensibili queste ragioni ma tanto –aggiungiamo noi- da creare un vero e proprio "cartello dei panettieri mazaresi" a danno dei consumatori finali, cioè quelle moltissime famiglie mazaresi che ad oggi riescono a malapena ancora a comprare il pane? E non si venga a dire che in altre realtà viciniore già si paga da tempo lo stesso prezzo, si dovrebbe valutare il contesto ed i costi effettivi di produzione.

 

Inoltre nella stessa nota l'Asspan intima "aspre sanzioni nei confronti dei panificatori che venderanno il pane a un prezzo differente rispetto a quello stabilito"? Ma queste sanzioni secondo quale legge sarebbero comminate? Con quale autorità?

Abbiamo fatto una ricerca in merito all'Associazione mazarese "Asspan" ed essa non sarebbe riconducibile all'Associazione Italiana Panificatori ed Affini (affiliata alla ConfCommercio) denominata con l'acronimo "ASSIPAN" (lo scorso 28 maggio ha costituito una sezione in Sicilia) altra cosa Asspan, insomma manca una "i": un semplice errore ortografico? O forse un tentativo per confondere i consumatori mazaresi che già sono costretti a pagare il pane non a peso ma a pezzatura: si chiede un chilo di pane e si compra due filoni senza avere certezza che ognuno pesi mezzo chilo.

Sulla questione abbiamo contattato il presidente del Sindacato dei Consumatori Adoc Trapani, Giuseppe Amodeo (vedi foto n.2), il quale ha così dichiarato: "ho già ricevuto lamentale di consumatori in merito alla questione ed invierò nelle prossime ore una nota all'Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato per far cessare l'atteggiamento assunto dai panificatori mazaresi, i quali, incuranti della normativa vigente in materia di concorrenza e libero mercato, L. 10 ottobre 1990 n.287, hanno costituito un cartello giustificando l'aumento del prezzo con i maggiori costi di produzione, il prezzo del grano però mi risulta abbassato e uguale agli anni scorsi. Inoltre persiste la mancata pesatura del pane all'atto della vendita, anche questa è una pratica da eliminare ".

Nei giorni scorsi avevamo contattato anche l'assessore comunale alle Attività Produttive e Commercio, Vito Vassallo, il quale, risentito qualche giorno fa, ha così riconfermato: "ho ricevuto lamentele da parte di cittadini in merito a questa decisione dei panificatori. Ricordo che non vi è nessuna direttiva della Polizia Municipale che impone il prezzo del pane. Assicuro fin d'ora –ha aggiunto Vassallo- che nei prossimi giorni incontrerò i rappresentanti di questa associazione e i panettieri mazaresi per cercare una soluzione per venire incontro a tutti i cittadini mazaresi, compresi loro, ed in regola con la normative di legge".

Francesco Mezzapelle

04-09-2014 9,00

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