In merito all’articolo sulla presenza dei cani in spiaggia, pubblicato nella rubrica “Le ultime della sera” a cura della redazione “Amici di Penna”, a firma della giornalista Carmela Barbara, riceviamo e pubblichiamo dal signor Gaspare Lanza: “Le scrivo per contestarle quanto pubblicato nella giornata del 12 luglio 2022 in merito alla presenza dei cani in spiaggia. Non è assolutamente vero, come recita l’articolo, che in Italia, e quindi anche in Sicilia, non esista alcuna legge che vieti l’accesso dei cani in spiaggia. Il D.D.G. n. 476 dello Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, vieta all’art. 3 il transito, la sosta, ed il bagno dei cani ed altri animali nelle spiagge libere. A conferma di quanto sostenuto potrei indicarle alcune sanzioni che sono state applicate ai trasgressori.
Dal tenore dell’articolo sembra, inoltre, che Lei sia favorevole allo accesso dei cani da affezione nelle libere spiagge, la invito però a riflettere che se questo dovesse mai avvenire avremmo trasformato le nostre bellissime spiagge in marciapiedi cittadini ove, sicuramente anche Lei avrà messo il piede in una di quelle tante cacche che persone incivili lasciano alla mercè di tutti. Nelle spiagge le persone camminano a piedi nudi ed i bambini giocano con palette e secchielli fortemente esposti alle allergie che peli, cacche e pipì di animali possano creare. Le persone che non possono fare a meno di portare i loro amici a quattro zampe al mare, possono utilizzare le spiagge regolarmente attrezzate per l’accesso ai cani. La prego pertanto, se lo ritiene opportuno, di pubblicare una sorta di errata corrige al giornale di cui sono un fedele lettore. Grazie”.
Intanto ringraziamo il signor Gaspare Lanza per la sua dedizione nei nostri confronti e la sua precisione e dovizia nel riportare la normativa regionale che disciplina la presenza dei cani nelle spiagge libere. Ci permetterà però alcune precisazioni: nell’articolo non è mai espressamente scritto che in Sicilia non c’è una legge che vieta l’accesso ai cani d’affezione sulle spiagge demaniali. Tant’è che più volte è stato utilizzato il termine “tollerati”. Ed è proprio alla tolleranza che la redattrice dell’articolo si era appellata, nella speranza, evidentemente vana, che animali d’affezione ed esseri umani potessero civilmente convivere negli stessi spazi all’area aperta come accade nel resto del mondo.
Sono d’accordo con lei che i nostri amati amici a quattro zampe starebbero meglio in spazi determinati, attrezzati alle loro esigenze e necessità, così come la normativa recita. Ma è anche vero che nella nostra bella e dannata terra siciliana siamo ancora praticamente all’anno zero rispetto al tema trattato. L’intento della redattrice, ancora una volta, non era quello di mistificare la realtà ma anzi quello di sensibilizzare le istituzioni a mettersi al passo con i tempi.
Infine, il succitato articolo 3 del DDG 476 al comma 4) vieta anche lo svolgimento dei giochi che possono recare danno o molestia a persone, quali palloni, tamburelli, frisbee etc. Direi che, anche in questo caso, l’appello alla TOLLERANZA è più che necessario.
Cordialmente,
il direttore Francesco Mezzapelle