Si è tenuta venerdì mattina, a Trapani presso l’Aula Sodano, la Conferenza dei Sindaci alla presenza del Direttore generale dell’ASP, Ferdinando Croce. Oggetto della convocazione la salute dei cittadini del territorio, visto il cumulo di esami istologici, circa 3300, da refertare. Nel corso di quella riunione però qualcosa non sarebbe andata per il verso giusto. Lo avrebbe raccontato attraverso un audio, diventato virale, lo stesso sindaco di Trapani Giacomo Tranchida (il quale contattato dalla nostra redazione di Trapani ci ha confermato l'intero contenuto del suo messaggio) il quale afferma che alla riunione, nell’Aula Sodano di Trapani, erano presenti e collegati sindaci della Provincia e che l’assessore Giampaolo Caruso (FdL), delegato a presenziare dal sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, avrebbe abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale per il proseguimento della riunione che poi però, anche grazie al direttore Croce che non si è sottratto al confronto, è continuata informalmente; Tranchida su quanto accaduto, oltre allo sgarbo istituzionale” vi avrebbe letto di una strategia ad hoc in vista delle prossime elezioni di secondo livello per il Libero Consorzio comunale (l’ex Provincia per capirci).
Sulla questione attraverso le loro pagine social sono intervenuti i consiglieri comunali di opposizione Giorgio Randazzo e Vita Ippolito. “Ma stiamo scherzando? Può davvero la politica "partitica" superare anche diritti sacrosanti come la SALUTE?”- ha commentato Randazzo. Vita Ippolito ha così scritto: “Se le notizie, riportate dagli organi di stampa locale, fossero vere si tratterebbe di un fatto di una estrema gravità politica. Poiché ancora una volta, a Mazara, sono le ciniche strategie politiche a prevalere sui supremi ed insopprimibili diritti dei cittadini.
Nelle sedi istituzionali e nel contraddittorio fra le parti chiederò le ragioni di tale gravissima assenza mentre invito i cittadini ad una cittadinanza attiva, la stessa che ha visto protagonista la nostra coraggiosa e valorosa concittadina Maria Cristina che, con la sua battaglia per la ‘giustizia’ ha costretto la politica a confrontarsi con i suoi limiti e inadeguatezze”. Attendiamo una replica da parte dell’Amministrazione mazarese.