C/da Santa Maria, anziana scippata dopo aver fatto ingresso nella sua abitazione. Vengono utilizzate le telecamere in Città dislocate dal Comune?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Luglio 2016 18:12
C/da Santa Maria, anziana scippata dopo aver fatto ingresso nella sua abitazione. Vengono utilizzate le telecamere in Città dislocate dal Comune?

L’attenzione dei media locali in questi giorni risulta concentrata sulla questione grave dei rifiuti, il problema della microcriminalità nel territorio mazarese non accenna però ad allentarsi. Una delle zone più messe a ferro ed a fuoco è sempre quella del quartiere di Santa Maria. Ultimo caso in prdine temporale è avvenuto ieri sera ai danni di una donna anziana, una 84enne residente nel quartiere a nord est del territorio cittadino.

 La signora stava rientrando a casa, erano circa le ore 20. Mentre il cancello automatico si stava chiudendo e la signora era ancora in macchina un giovane è entrato velocemente rubando la borsa che era in macchina. Fuori c'era un altro ragazzino su uno scooter nero che l'aspettava, una volta compiuto il colpo il giovane è salito sullo scooter condotta dall’amico, si sono dileguati. Sono stati visti e ripresi da telecamere private nella zona. La signora ha sporto denuncia stamattina alle forze dell’ordine. Non è escluso che i giovani criminali abbiano seguito la signora aspettando il suo ingresso in casa per compiere il furto. Probabilmente hanno già compito altri furti nella zona.

Della mancata sicurezza del quartiere di Santa Maria abbiamo più volte parlato (vedi anche il video al seguente link https://www.primapaginamazara.it/index.php/prima-pagina-tv/7103-video-mazara-c-da-santa-maria-sotto-assedio-furti-e-rapine-residenti-prigionieri-nelle-loro-case ). Un vero e proprio stato di assedio da parte della microcriminalità è vissuto dai cittadini residenti in contrada Santa Maria.

Non passa notte o giorno che qualche abitazione di quel territorio ben delimitato, una sorta di ferro di cavallo, non subisca un furto. I ladri controllano gli stessi residenti, spesso anche in casa si accorgono di essere stati “visitati”. Sono avvenuti, e continuano, fatti clamorosi, vedi esempio una fontana dentro una villetta svuotata con dei secchi ed cui pesci prelevati con dei retini e portati via; per non parlare di case messe a soqquadro con il furto anche dei cessi. Da un lato furti attribuibili a qualche piccolo delinquente in cerca di soldi forse per acquistare della droga, dall’altro azioni condotte probabilmente attraverso “officine mobili” considerate le modalità utilizzate (cosa pensare quando prelevati dei trattori all’interno di magazzini?).

Le famiglie che abitano in contrada Santa Maria hanno creato una sorta di rete di comunicazione attraverso facebook, whatsupp, con la quale si comunicano la presenza di persone o auto sospette nella zona. Comprensibile la "necessità di auto-organizzarsi" in un contesto di disperazione (vi sono case derubate tre volte nella stessa settimana) e dove le forze dell’ordine appaiono insufficienti, visti i mezzi e le risorse in dotazione per controllare un territorio esteso come quello mazarese.

Risultano ormai inutili gli allarmi, gli appelli alle istituzioni, lo Stato in bolletta non potenzia gli organici, né adegua il numero di agenti di polizia e di carabinieri a una città che ha visto moltiplicarsi i casi di micro- criminalità; per non parlare dell’organico della Polizia Municipale. In questo contesto neanche l’utilizzo di tecnologie, quali la videosorveglianza, si dimostrano inefficaci di fronte a leggi garantiste che tutelano quanti commettono crimini reiteratamente: quando fermati i ladri sono rimessi in libertà dopo poche ore.

Questa la premessa può certamente dare il senso di quanto sta avvenendo in questi ultimi anni a Mazara del Vallo. Negli ultimi mesi, negli ultimi giorni, la situazione sta “sfuggendo di mano”. Non passa giorno che si registra un fatto di cronaca legato alla criminalità. Le notizie dimostrano quanto affermato, ma vi sono quei piccoli furti, quei “piccoli casi” che spesso non vengono denunciati, anche per stanchezza visto il reiterarsi degli stessi.Sono quasi sempre gli stessi i malviventi che operano in Città, sembrano che facciano gara per far finire le loro foto sui giornali e sui siti online. Stanno assumendo la stessa “celebrità” di quei fuorilegge che imperversavano nel far west; d’altronde questo è il clima che si comincia respirare in Città, un clima da far west .

Insomma una serie incredibile di scippi di inaudita violenza nei confronti soprattutto di donne. Scippi ai danni di anziani avvengono regolarmente nel centro storico mazarese. Tartassati quanti abitano o esercitano le loro attività in via G.G. Adria e vie limitrofe dove si registra almeno un furto al giorno; probabilmente vi è un vero “comitato del crimine”, chissà una banda “multietnica” della quale farebbero parte maghrebini, mazaresi e slavi. Chissà che non via sia un centro di smistamento della merce rubata in Città poi ricettata oppure trasferita con furgoni ed imbarcazioni verso altri mercati.

Ci chiediamo infine: viene utilizzato e quali risultati ha prodotto il sistema di videosorveglianza adottato, dopo un iter tortuoso, dall’Amministrazione comunale e costituito di circa una trentina di telecamere in alcuni punti nevralgici della Città? Ad esempio, attraverso quel sistema, che ha il centro di comando presso la Polizia Municipale, non è stato possibile neanche individuare i sempre più parcheggiatori abusivi che agiscono a partire da piazzale Quinci, al lungomare ed in alcune piazze della Città? Eppure delle telecamere sono puntate in quei luoghi.

Francesco Mezzapelle

12-07-2016 20,00

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