Torniamo ad occuparci della questione del ponte Arena/Delia chiuso dallo scorso 9 settembre dall’ex Provincia perché ritenuto pericolante a causa dell’ammaloramento di alcune sue parti (i pendini). In teoria dovrebbero essere in corso i lavori di manutenzione (che si dovrebbero concludere entro la fine di agosto), in pratica nel cantiere, nonostante qualche giorno fa il Libero Consorzio Comunale di Trapani lo avesse assicurato al Sindaco della Città di Mazara del Vallo con una nota, non si sono ancora visti operai della ditta alla quale affidati i lavori attraverso una gara di appalto di circa un milione di euro.
Il ponte Arena collega il centro urbano ad un quartiere Boccarena ove risiedono circa 3000 persone che attualmente per raggiungere la Città devono percorrere diversi km attraverso un percorso alternativo, la SP66 ed un tratto della SS115 (in copertina foto incrocio fra SP66 e SS115). Si tratta di un percorso alternativo oltre che pericoloso (e interamente al buio) che rispetto al collegamento attraverso il ponte fa allungare di diversi km i cittadini residenti (senza considerare il problema del passaggio a livello). Con il vertiginoso aumento dei carburanti degli ultimi giorni, con la benzina che oltrepassato la soglia di 2 euro, i residenti di Boccarena lamentano serissime difficoltà in quanto anche penalizzati economicamente; andare e tornare dal centro urbano considerata la mancanza di servizi essenziali nello stesso quartiere sta gravando molto sui bilanci familiari.
Nonostante le promesse non si registra un servizio pubblico ausiliario adeguato per garantire ai cittadini residenti di potere scendere e risalire in Città.
In merito alla pericolosità dello stesso “percorso alternativo” abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota dell’Associazione Culturale “Quarara”, firmata dal suo presidente Antonio Marino, inviata al Prefetto di Trapani e al commissario del Libero Consorzio comunale di Trapani, dott. Raimondo Cerami. Ecco quanto si legge:
“Segnalazione situazione di pericolo per la pubblica incolumità sulla SP66 del nostro Comune”.
Il sottoscritto Antonio Marino, in qualità di Presidente dell’Associazione culturale “Quarara”,in riferimento a quanto citato in oggetto, con la presente, intende segnalare una situazione di estremo pericolo per la pubblica incolumità, in merito, rappresenta quanto segue:
Come e’ gia’ noto a Codesto Libero Consorzio, a seguito della chiusura del Ponte di Bocca Arena, e’ stato individuato, un percorso alternativo per i collegamenti con la Città.
Detto percorso che si snoda sulla SP66, già di per se insidioso, atteso che, in atto, funge da vera e propria circonvallazione ad alta densita’ di traffico, presenta diverse criticita’ che di seguito si evidenziano:
- All’altezza
dell’intersezione tra la via Treviso e la SP66, si rappresenta una situazione
di alto rischio in quanto, detto incrocio, per gli utenti della strada che
provengono dalla via Treviso, consente una visibilita’ molto ristretta, tale da
impedire di intercettare l’arrivo dei veicoli provenienti da destra.
A mio modesto parere, sarebbe opportuno installare uno specchio parabolico, in detta intersezione, al fine di scongiurare provabilissimi incidenti, con tutte le conseguenze del caso.
- Atteso
che non e’ stato possibile dotare il percorso alternativo di illuminazione che
potesse, rendere lo stesso,agli occhi dell’utente della strada, ben visibile a
qualsiasi ora del giorno e della notte, sarebbe necessario completare la
collocazione dei marcatori luminosi, cosiddetti “occhi di gatto”, anche nel tratto compreso tra la via Margi e la via
Treviso che, tra l’altro, rappresenta il tragitto più pericoloso e tortuoso per
la presenza di curve che riducono, ulteriormente, la visibilità.
Con la presenza degli stessi, l’automobilista manterrebbe un’ottima percezione della strada anche in condizioni di scarsa visibilità’ che potrebbe essere causata dalla pioggia o, altri agenti atmosferici, nonche’ nelle ore notturne.
- Ancora nel tratto compreso tra la via Margi e la via Treviso, sul lato sinistro, se si proviene dalla SS115, e’ mancante di quard-rail proprio in un punto prospiciente un dirupo, in atto, in sostituzione del su menzionato quard-rail, e’ stata allocata una rete di cantiere che non assolve alla funzione protettiva propria del suddetto dispositivo che e’ quella di contenere i veicoli all’interno della strada con lo scopo di migliorarne la sicurezza e ridurre gli effetti di eventuali incidenti dovuti a sbandamento o ad altro.
Per quanto sopra esposto, rappresentando, la situazione sopra descritta, un reale e costante pericolo per la pubblica incolumità di tutti coloro che transitano, giornalmente, lungo il percorso in questione.
SI INVITA
Codesto spettabile Libero Consorzio a mettere in atto le opportune misure cautelative a tutela della vita di tutti coloro che, quotidianamente, vivono il disagio di dover percorrere una strada provinciale che presenta molteplici criticità’".
Francesco Mezzapelle