Chiunque negli ultimi 40 anni ha avuto a che fare con l’Afghanistan ci ha sempre rimesso l’osso del collo.
Dal 1979 al 1989 i Russi prima e dal 2001 al 2021 gli USA con l’appoggio della NATO poi.
Tra il primo ed il secondo conflitto cioè dieci anni circa gli afgani hanno pensato bene di scannarsi fra di loro nel caso avessero potuto perdere l’allenamento.
Il solo pensiero di mettere su una parvenza di struttura economica non è mai passata loro per la mente. Le sole due cose che hanno sempre suscitato il loro interesse sono state il Kalashnikov ed il Corano e per la verità aggiungo anche il papavero da oppio. Quest’ultimo usato come sistema di guerra parallela garantisce soldi cash senza sparare un colpo e sebbene per loro l’uso fosse sempre vietato nulla toglieva di venderlo poi ai paesi civilizzati che al contrario ne hanno sempre un forte bisogno.
Durante il recente ritiro degli USA dal loro territorio, in meno di una settimana hanno assunto il controllo totale del loro territorio. A bordo di motorini 50 hanno preso Kabul come se fossero andati ad una gitarella fuori porta! Adesso doveva cominciare la ricostruzione del loro paese.
Fatte le foto di rito nello studio presidenziale con turbanti, barbe e mitra si pensa subito alle cariche.
Capo dei capi il mullah Mohammad Hasan Akhund un terrorista ricercato in mezzo mondo. Teniamo presente che questo soggetto adesso in qualità di capo dello Stato godrà anche dell’immunità diplomatica!!!
Ma intanto la gente canta e balla per le strade nonostante la fame. Logica imporrebbe a questo punto che questo figuro dovrebbe per prima cosa ovviare al soddisfacimento dei bisogni primari del popolo cioè pane e sanità ma invece no!
Le donne abbigliate come sacchi della spazzatura, le preghiere quotidiane passano da tre a cinque pena frustate come minimo e udite udite la creazione del Ministero della Promozione della Virtù e della proibizione del Vizio. Se non fosse per l’immane tragedia che questo popolo si appresta a vivere ci sarebbe da ridere a crepapelle ed a farne le spese saranno principalmente le donne ed i diversi secondo la “morale” coranica. La lapidazione diventerà prassi quotidiana. Ogni imbecille facente parte la Polizia Morale potrà denunciare chiunque a suo piacimento. Il rumore di un tacco sul selciato potrebbe mandare a morte una donna in quanto interpretabile come atto di vanità e quindi immorale.
E noi? Che dovremmo fare? Nulla. Ognuno deve essere artefice del proprio destino.
La più alta espressione della Democrazia sta nel principio dell’Autodeterminazione dei Popoli.
Nessuna dittatura specialmente quella religiosa è mai stata eterna.
di Corrado SANSONE
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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