Mazara, finita (o quasi) la “sbornia elettorale” in Città: primi interrogativi sulla nuova Amministrazione

Redazione Prima Pagina Mazara

Si è appena conclusa la “kermesse” delle elezioni Amministrative e la Città di Mazara del Vallo, nonostante ancora persistano, sui social, polemiche, invettive, storie fra miti, fiabe e leggende, fra i protagonisti con relativi “followers” (in alcuni casi anche “haters”), comincia, o almeno lo dovrebbe, riprendere la sua quotidianità. Si aspetta che il nuovo sindaco, vincitore in maniera netta, il riconfermato Salvatore Quinci (in foto), possa riavviare la macchina amministrativa con la designazione ufficiale della sua squadra assessoriale, certamente espressione della coalizione delle cinque liste che hanno superato il 40% delle preferenze.

Quinci ha delle grosse responsabilità che gli derivano da oltre 12mila voti (quasi il 47% dei votanti) che lo hanno scelto per guidare la Città per altri cinque anni. Dovrà esser il sindaco di tutti, il suo è un mandato imperativo, e non soltanto dei propri più stretti sostenitori. Cinque anni fa la Città uscì divisa dopo il ballottaggio, questa volta ci sono le condizioni per l’avvio di un nuovo corso, sarà poi la storia, nel lungo termine, a dare la propria sentenza. Oggi alla Città serve una “pax sociale” per acquisire quel tanto agognato senso di comunità che in verità non c’è mai stato se non di fronte ad emergenze o fatti gravi seppur estemporanei, vedi covid19 o il sequestro di suoi pescatori.

Tornando a questioni strettamente amministrative. Sono cinque gli assessori già designati: Germana Abbagnato (in quota lista Quinci Sindaco), Vito Torrente (in quota Fratelli d’Italia), Vito Billardello (in quota lista Osservatorio Politico), Gianfranco Casale (in quota lista Partecipazione Politica), Rino Giacalone (in quota lista Libertà). La nuova Giunta Quinci, la chiameremo “second edition”, dovrebbe esser completata con altri due assessori, entrambi, crediamo, espressione delle due liste risultate più forti nell’ambito della coalizione. Uno della prima lista della coalizione, con 2674 voti, la seconda in Città dopo la DC, cioè la lista allestita dallo stesso Salvatore Quinci: qui il nome più forte risulta quello del più votato della lista, cioè l’ex assessore Francesco Di Liberti, al quale però potrebbe esser destinata la carica di nuovo presidente del Consiglio comunale; se invece fosse nominato nuovamente assessore lascerebbe il posto in Consiglio ad un altro della lista, così come avverrebbe per Germana Abbagnato e, in Partecipazione Politica, per Gianfranco Casale che lascerebbero il posto in Consiglio rispettivamente a Salvatore Gianquinto e ad Arianna D’Alfio.

Per la carica di assessore si parla anche del dott. Pino Bianco (candidato nella lista Osservatorio Politico ma non eletto) e di Matteo Bommarito (assessore uscente ma non eletto nella lista Libertà di cui è coordinatore cittadino). L’altro assessore lo pretenderebbe Fratelli d’Italia, e qui i nomi sarebbero due, peraltro sempre alleati negli ultimi anni: Nicola Norrito o Antonio Colicchia; al di la della scelta, riceverebbero la delega alle Finanze e Bilancio. Nel caso di nomina di Di Liberti a tali deleghe, potrebbe anche tornare a far l’assessore Francesco Santangelo (anche lui non ha avuto riscontro positivo come candidato consigliere); bisogna capire come si svilupperà l’interlocuzione interna al coordinamento mazarese del Partito della Meloni che ha raccolto come lista 2.257 voti (8,8%).

Francesco Mezzapelle