Mazara del Vallo “a bocca asciutta” dalla Finanziaria regionale appena approvata

Redazione Prima Pagina Mazara

“A bocca asciutta”, senza mezzi termini, così la città di Mazara del Vallo è rimasta con la cosiddetta Finanziaria regionale. Qualche giorno fa infatti con 39 voti favorevoli e 23 contrari l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di Legge di Stabilità per il 2024. Al di là dell’euforia, da più parti propagandata, per il fatto che dopo 21 anni la Regione Sicilia ha un bilancio non provvisorio (dovrebbe esser la normalità approvare lo strumento finanziario in tempi adeguati) molti cittadini mazaresi hanno notato come i deputati regionali eletti nel trapanese –attraverso loro note- abbiano elencato, con relativa soddisfazione, le opere e/o i fondi assicurati da ciascuno alle diverse città della Provincia.

Purtroppo fra queste Città manca proprio Mazara del Vallo. Non staremo qui ad elencare i fondi (già peraltro pubblicati dalla nostra stessa redazione i vari comunicati dei singoli deputati della Provincia eletti all’ARS) destinati per ogni singola Città. Emerge però palesemente il fatto che gli stessi deputati abbiamo dato priorità alle proprie Città di provenienza ed in generale ai loro bacini elettorali, da Trapani, Favignana, a Marsala, a Partanna, ed in generale il Belice. Non staremo qui a discutere su questo, anche perché in molti pensano, al di là del “mandato imperativo” di ciascuno deputato di rappresentare tutte le città della Provincia (in ognuna avranno raccolto dei voti), che sia giusto che il deputato privilegi il proprio territorio di riferimento, quello che è risultato decisivo per la sua elezione all’Assemblea regionale.

Ovviamente però restano gli interrogativi legati al fatto che Mazara del Vallo non abbia ricevuto niente, almeno da quanto si legge dalle note dei singoli deputati trapanesi ove il nome della Città del Satiro non viene mai citato. Così ritorna in auge la questione che la Città alle scorse Regionali non abbia saputo far eleggere un suo rappresentante all’ARS, ciò a causa, soprattutto, del frazionamento dei voti in ben 12 candidati; responsabilità che ricadono quasi interamente sulla incapacità del corpo elettorale di comprendere alcuni meccanismi…Certo fa riflettere anche il fatto che diversi rappresentati politici cittadini aderenti ai vari schieramenti all’interno dell’ARS, ed in particolare a quei partiti che rappresentano la maggioranza di centro destra che sostiene il Governo di Renato Schifani, non abbiano esercitato le “giuste pressioni” per garantire qualcosa alla Città con la nuova Finanziaria. Probabilmente Mazara del Vallo non rientra nell’interesse della stessa coalizione di maggioranza che, al di là del voto dell’importante strumento finanziario regionale, sembra divisa al suo interno più di quanto si pensi, vedasi anche le evidenti difficoltà in vista delle prossime Amministrative nell’esprimere una candidatura unitaria e forte per governare la Città nei prossimi anni assicurando collegamenti diretti alla Regione e a Roma.

Francesco Mezzapelle