38 anni fa la strage Ustica, ancora mistero nonostante nuove rivelazioni.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Giugno 2018 23:39
38 anni fa la strage Ustica, ancora mistero nonostante nuove rivelazioni.

Si riaccende la speranza di arrivare alla verità sulla strage di Ustica. Era il 27 giugno 1980 quando il DC9 dell’Itavia precipitò in mare facendo 81 morti. Un militare americano che all’epoca dei fatti era marinaio sulla nave Saratoga (con cui gli Usa pattugliavano il Mediterraneo), nei mesi scorsi parlo': ha raccontato che quella sera vennero abbattuti due Mig libici durante un’operazione della Nato. Una rivelazione che – pur non parlando esplicitamente del Dc9 – sosterrebbe lo scenario di una guerra aerea (vedi foto copertina) con il velivolo dell’Itavia nel mezzo di quello spazio aereo del basso Tirreno.

Il militare, che si chiama Brian Sandlin, ha 57 anni e la sua intervista da parte del giornalista Andrea Purgatori ando' in onda lo scorso dicembre durante la trasmissione Atlantide su La7. Il militare, che spiega di non aver parlato fino a oggi per paura (un ufficiale della Marina in pensione morì in circostanze misteriose e lui collegò la cosa alla conoscenza di dettagli scomodi), nell’intervista ha raccontato anche del clima surreale che si respirava sulla nave nei giorni successivi.

Silenzio totale, gelo, sensazione che fosse accaduta una cosa enorme, che potrebbe essere proprio l’abbattimento di un aereo civile per errore, per esempio, anche se Sandlin non lo ha detto esplicitamente. Ora che gli scenari internazionali sono cambiati, ha deciso per la prima volta di raccontare cosa vide dalla nave quella notte. La testimonianza raccolta da Andrea Purgatori “è una notizia importante e positiva, che dimostra che la storia va avanti e che alla verità ci si può ancora arrivare mettendo insieme i pezzi.

Spero che il governo si renda conto che dobbiamo avere, politicamente, la volontà di arrivare alla verità”, dice Daria Bonfietti. “Si inserisce in un panorama conosciuto, ma aiuta a delineare meglio la presenza di aerei e di azioni, è un pezzo del puzzle che si sta completando. La presenza di varie unità navali era certa e questa testimonianza si inserisce in un contesto non certo nuovo, emersa grazie alla tenacia e alla serietà professionale di un giornalista. Anche se la Marina non ha conferito nessun documento nel periodo che va dall’1980 al 1986, perché resiste questo malinteso senso di fedeltà di uomini delle istituzioni nei confronti di una vicenda tragica”.

Nel corso di quella puntata di Atlantide, andata in replica questa sera, fu intervistato anche il mazarese Pasquale Diodato oggi 79 anni. Il 27 giugno 1980 ha perso nella strage di Ustica più cari di chiunque altro: sua moglie Giovanna di 32 anni, tre figli piccoli di 1, 7 e 10 anni e sua cognata. Ad oggi però nessun vero processo su quella strage le cui responsabilità sarebbero distribuite a più livelli e fra diversi stati. Francesco Mezzapelle

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