Scene da commedia all'italiana in via Archi, la strada che conduce dalla Ss115 al quartiere di Mazara Due. Una strada che da alcuni anni risulta completamente priva di illuminazione, e ciò
a causa dell'annoso problema dei furti dei cavi di rame. Nonostante più volte ne è stata segnalata la pericolosità, la strada è caratterizzata da diverse curve e molto frequentata da automobilisti e camionisti (vi sono diverse attività nella zona), vedi i molti incidenti, la via Archi non è stata ancora soggetta a lavori di messa in sicurezza con il ripristino in primis dell'illuminazione (cosa peraltro avvenuta in diverse strade della città rimaste al buio per il medesimo problema). Come si sa il buio è spesso complice di nefandezze, come ad esempio il furto delle coperture in ghisa dei tombini sui marciapiedi. Così è avvenuto che queste "disfunzioni" si siano incrociate in pochi minuti provocando incidenti a catena (il cui epilogo fortunatamente non è stato tragico) e diversi disagi a diversi cittadini che hanno avuto la sfortuna di trovarsi in una determinata circostanza lungo la via Archi.
Il fatto. Erano circa le 18,30 di lunedì 21 ottobre quando un grosso autocolato procedeva in direzione Mazara Due. Il mezzo giungendo all'altezza del civico 190 con una ruota è finito sopra un tombino al centro della strada; tutto sarebbe stato normale qualora il tombino non fosse risultato traballante, peraltro segnalato da tempo dai vicini residenti. L'urto con la ruota ha fatto saltare il coperchio circolare del tombino che è letteralmente schizzato in aria, nello stesso momento arrivava in direzione opposta una Ford C-Max alla cui guida vi era l'attuale allenatore del Mazara Calcio, Totò Brucculeri.
L'auto è stata investita violentemente dal pesante disco in metallo riportando grossi danni, fortunatamente ha solo sfiorato il parabrezza. Brucculeri sceso dall'auto, probabilmente nervoso per quanto accaduto, ha chiesto il prestito dell'auto ad un passante al fine di raggiungere il camionista che, forse ignaro di quanto accaduto non si è fermato. Nei pressi del magazzino ittico dove si stava recando il camion, i due hanno chiarito pacificamente la questione. Nel frattempo sul luogo dell'incidente, avvertito quanto accaduto, sono accorsi alcuni residenti ed il carrozziere Salvino Consiglio che ha la sua attività nelle immediate vicinanze.
L'uomo ha così chiesto l'intervento dei vigili urbani e nel frattempo, per conto di Brucculeri, ha rilevato le immagini dei danni alla C-Max. Il buio pesto che avvolge la strada non ha consentito l'arresto del traffico e così Consiglio nel tentativo di evitare un auto che sopraggiungeva a forte velocità ha raggiunto il marciapiedi finendo però all'interno di un tombino mancante di coperchio (vedi foto); la stessa cosa è successa al cittadino Vincenzo Renda nel tentativo di soccorrere Consiglio.
Entrambi, avendo riportato ferite e contusioni in diverse parti del corpo, sono ricorsi alle cure presso l'area di emergenza-urgenza di via Livorno.
La denuncia del cittadino. "E' da anni che segnalo –ha detto Consiglio- la mancanza di illuminazione della via Archi. Questa è la causa principale di molti incidenti che qui avvengono, qualcuno è stato anche mortale. Inoltre da mesi persiste il problema della mancanza dei coperchi dei tombini sui due marciapiedi. Come se non bastasse –ha concluso il carrozziere- abbiamo dovuto aspettare quasi quattro ore presso il pronto soccorso per ricevere delle cure ed inoltre non è stato possibile eseguire una radiografia necessaria per stabilire le cause del forte dolore che accusavo al ginocchio destro". Su Consiglio e Renda gli esami radiografici sono stati eseguiti soltanto l'indomani.
Altra nota: sarebbe molto utile procedere alla discerbatura della folta vegetazione selvaggia, ormai si contano numerosi arbusti, lungo il ciglio della stessa strada e ciò fino a Borgata Costiera.
23-10-2013 9,30
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