"Una punta di Sal". Tempo Elezioni, tempo di "pinocchi"

L'Election Day del 25 settembre vede un'anomala campagna elettorale estiva. Molti candidati alle Regionali e Nazionali

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Agosto 2022 09:25

In campagna elettorale siamo abituati a sentirci raccontare tutto e il contrario di tutto, in una grande abbuffata di promesse, proposte, urla… La campagna elettorale diventa così il momento dove tutto è concesso. Sicura"un mente non mi scandalizzo nell’udire proposte shock, slogan (poco) accattivanti o affermazioni infarcite di populismo; molto più fastidioso è invece sentire dichiarazioni inconfutabilmente false, volte a disorientare l’elettore e fargli credere ciò che non è. Il giudizio e le scelte elettorali di ciascuno di noi sono basati su molti fattori diversi, primo tra tutti il modello di società che abbiamo in mente, che cerca (spesso con difficoltà) di trovare tra le varie proposte elettorali un vestito che, anche se non proprio cucito su misura, copra almeno l’essenziale.

Detto questo però, diventa sempre più difficile riuscire a distinguere ciò che è un’ opinione da ciò che è un fatto, e soprattutto riconoscere ciò che è vero da ciò che è falso. Ogni proposta elettorale o lettura della società attuale viene sempre condita con una serie di dati che tentano di dimostrare la validità delle proprie tesi… ma sono tutti attendibili? Siccome credo che a nessuno piaccia essere preso in giro, un controllo oggettivo sulla veridicità delle affermazioni su cui sono state cucite le varie proposte elettorali sarebbe un esercizio utile.

Hanno provato a farlo alcuni ricercatori di “Pagina Politica”, verificando, con fonti attendibili, quanto le dichiarazioni dei vari politici siano effettivamente basate su fatti e dati veritieri e dimostrabili. Ovviamente per fare questo non vengono analizzate le proposte in quanto tali, ma vengono selezionate esclusivamente dichiarazioni che si basino su fatti o numeri verificabili. Pur non essendo statisticamente rilevante, il risultato ottenuto è certamente interessante. Partiamo innanzitutto dalle affermazioni che sono state giudicate come completamente false: chi è il Pinocchio dei politici nostrani? Uno, nessuno, centomila direbbe Luigi Pirandello.

Vi sono poi molte dichiarazioni che si pongono in una via di mezzo: né completamente false, né completamente vere, ma comunque ingannevoli o incomplete. Ognuno si faccia l’idea che vuole. Però occhio a tutti questi nasi lunghi. Le elezioni regionali per il Presidente della Regione e l'Assemblea regionale siciliana per la diciottesima legislatura si svolgeranno, come è noto, il prossimo 25 settembre, in concomitanza con le consultazioni nazionali, come deciso dal presidente Nello Musumeci con le dimissioni appositamente rassegnate.

La ripartizione dei 70 seggi dell'Assemblea nell'ambito dei collegi elettorali, è elaborata sulla base della popolazione residente nell'Isola (5.002.904 abitanti), secondo l'ultimo censimento disponibile. Nel dettaglio, 62 seggi sono così distribuiti nei collegi provinciali: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 13 a Catania, 2 ad Enna, 8 a Messina, 16 a Palermo, 4 a Ragusa, 5 a Siracusa, 5 a Trapani. Degli otto seggi residui, sette andranno alla lista regionale del candidato presidente vincente (il cosiddetto "listino") e uno al candidato presidente secondo classificato.

Ma si dovrà votare anche per il Parlamento nazionale e quindi i partiti dovranno scegliere chi candidare alle regionali e chi alle nazionali. Sarà una campagna elettorale faticosa sotto ogni punto di vista con il caldo di agosto e di settembre che farà sudar candidati ed elettori. In tal senso, i sondaggi dicono che ci sarà un defezione di almeno il 50% degli elettori. Ci sarà volantinaggio in spiaggia, comizi improvvisati anche in costume da bagno e continue raccomandazioni all’elettorale di non confondere i fac simili delle regionali con le nazionali.

La confusione regnerà sovrana. Candidati certi per l’assemblea regionale, probabilmente, saranno dirottati alle nazionali e viceversa. Si dice, per esempio, che l’assessore regionale Turano sia destinato alla lista nazionale dell’Udc ma sarebbe candidato anche alle regionali, un esempio che pare sia seguito da altri. A Mazara il candidato dell’Udc è Pietro Marino per le regionali, ma Fratelli d’Italia dovrà decidere che candiderà tra Giorgio Randazzo e Giampaolo Caruso per le regionali o se uno dei due parteciperà alle nazionali.

L’assessore regionale Toni Scilla dovrebbe essere il candidato n. 1 della provincia di Trapani per Forza Italia ma dato che si vota pure per Nazionali i giochi sono ancora tutti da fare. L’onorevole Vita Martinciglio del M5S correrà sicuramente per le Nazionali, probabile la candidatura per le regionali di qualche membro del direttivo locale, nel Pd il dottore Pino Bianco sarà un candidato per le regionali, dovrebbe essere vuota la casella mazarese per una candidatura nazionale, è probabile che anche il presidente del consiglio Vito Gancitano trovi spazio in qualche lista del centro destra per le regionali.

Il deputato regionale di “Sicilia Attiva”, Sergio Tancredi si ricandiderà e con quale partito? Forse con Diventerà Bellissima? Sciogliere i nodi delle candidature è ancora presto ma non i nomi dei candidati presidenti: nel centro destra ci sarà Renato Schifani, nel centro sinistra Caterina Chinnici. Giochi fatti ma con tanti mal di stomaco dall’una e dall’altra parte!

Salvatore Giacalone

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