“Una punta di Sal”. L’abuso sui minori

Un fenomeno molto diffuso ma difficilmente rilevabile per diverse ragioni. Non mancano i casi nel nostro territorio

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Aprile 2022 09:05
“Una punta di Sal”. L’abuso sui minori

L’abuso fisico e sessuale, il maltrattamento all’infanzia, rappresenta una delle più esecrabili emergenze sociali, non solo per la sproporzione di forze tra il maltrattante e il maltrattato e per il tradimento della fiducia dei bambini/e negli adulti, ma anche per le conseguenze di medio-lungo termine sulla salute e l’equilibrio psicologico dei maltrattati e più in generale su tutta la società.

Nell’ultimo rapporto annuale del Telefono Azzurro è emerso che ogni 72 ore circa si verifica un caso di abuso sessuale su minore, in 4 casi su 10 la vittima ha meno di 10 anni, con una prevalenza di bambine (71,7%), e in un caso su tre la vittima tace per paura e vergogna. La violenza sui minori è molto diffusa ma, al contempo, difficilmente rilevabile sia per meccanismi culturali di negazione del fenomeno, sia perché si caratterizza per verificarsi prevalentemente all’interno della famiglia, col forte rischio di restare inespressa e invisibile, ampliando e cronicizzando i danni sul piano fisico e psicologico delle vittime.

Gli ultimi dati disponibili ci dicono che più del 90% degli abusi su minori avvengono tra le mura domestiche. La complessità del fenomeno rende molto difficile la sua rilevazione e emersione contribuendo a fare dell’abuso un vero e proprio “problema di salute pubblica” per l’impatto sul benessere fisico, mentale e sociale delle vittime sul loro sviluppo.

Non mancano i casi nel nostro territorio. La cronaca è ricca di episodi che hanno sconvolto l’opinione pubblica. Il 18 febbraio scorso un uomo di 68 anni di Sciacca è stato arrestato per aver abusato della nipote di 6 anni e aver mostrato materiale pornografico. Il fatto è avvenuto a Castelvetrano ed è stato denunciato dalla piccola ai propri genitori alcuni mesi fa. Dopo aver passato la giornata in compagnia del nonno, la bambina aveva raccontato ai genitori che l’anziano le aveva mostrato con il cellulare uomini e donne nude e, successivamente, si era denudato mostrando le parti intime.Quanto accaduto è però solo l’inizio della drammatica storia della nipotina che, dopo essersi aperta, racconterà ai genitori, di aver subito degli abusi dal nonno l’anno prima.

Allarmati, i genitori si sono rivolti a una psicologa e decidono di denunciare tutto ai magistrati della Procura della Repubblica di Sciacca. I carabinieri di Sciacca sono intervenuti eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Altro fatto. Il 23 marzo scorso, quindi appena 20 giorni fa, sono stati condannati tre dei quattro giovani arrestati a fine aprile 2021 dai carabinieri di Campobello di Mazara per violenza sessuale di gruppo su una ragazza appena maggiorenne. Sei anni di reclusione ciascuno sono stati inflitti ai cugini di Marsala, entrambi in carcere, cinque anni e mezzo a un giovane di Campobello di Mazara, mentre è stato assolto un 21enne anche lui di Campobello. Un minorenne è stato indagato a piede libero e per lui procede il Tribunale dei Minorenni di Palermo.

E siamo a Mazara. 4 luglio dello scorso anno. Si finge un cantante sui social per adescare una minorenne e farsi inviare video hard. I carabinieri di Mazara del Vallo, in esecuzione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di La Spezia, hanno arrestato un 49enne mazarese accusato dei reati di violenza sessuale aggravata continuata e sostituzione di persona aggravata.A dare il via alle indagini è stata la procura della Repubblica di La Spezia, presso la quale una coppia di genitori ha presentato denuncia per conto della propria figlia di 21 anni, vittima di un uomo che l’aveva contattata sui social con un profilo falso.Le indagini si sono poi spostate a Mazara del Vallo, dove i militari hanno individuato il responsabile, tramite l’attenta analisi di dispositivi informatici, hanno accertato come lo stesso avesse intrattenuto conversazioni con la giovane, all’epoca dei fatti minorenne, da dicembre 2016 a giugno 2017.Dopo aver conquistato la sua fiducia fingendosi un noto cantante, il 49enne ha indotto la giovane a farsi trasmettere foto e video che la ritraevano in atteggiamenti compromettenti.

In seguito, sotto la minaccia di diffondere tale materiale sul web, l’uomo ha costretto la vittima a compiere in chat ulteriori atti dal contenuto erotico che registrava dal proprio computer.In forza del provvedimento giudiziario, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castelvetrano dove dovrà espiare la pena di 4 anni e due mesi di reclusione.

La polizia di Mazara ha tratto in arresto un uomo di Castelvetrano perchè accusato di adescamento, pornografia su una minore, sua allieva di ballo. Qualche minore, quindi, ha denunciato, ma quanti sono quelli che restano in silenzio per diverse ragioni? Paura o altro? Negli anni, si sono registrati casi di violenza su minore anche nell’abito familiare: il padre orco ecco una figura inconcepibile. A fronte di un fenomeno di cui in Italia migliaia di bambini e adolescenti sono vittime, è stato avviato un lavoro di ricerca per analizzare la condizione di vulnerabilità al maltrattamento infantile nei differenti territori italiani.

In caso di sospetti abusi su minori, è sempre importante rivolgersi a un medico, a uno psicologo e alle forze dell’ordine. Ci sono alcuni comportamenti sentinelle che possono aiutare a comprendere se un bambino sotto i sei anni sia o meno stato vittima di abusi sessuali, e sono: disturbi del sonno e delle condotte alimentari, lamentele per dolori fisici (cefalea, dolori addominali), preoccupazioni insolite, paure immotivate, rifiuto nel mostrare il corpo nudo, esplosioni emotive improvvise (pianto, crisi di rabbia, mutismo).

Bisogna stare molto attenti e verificare se l’orco è dentro casa o a pochi passi. Avere il coraggio di uscire all’aperto e denunciare senza paura, senza timori, l’unica medicina per rompere il silenzio. Poi le altre cure mediche e psicologiche. Viviamo in un tempo triste, oscuro, ma asciamo stare i bambini, lasciamoli giocare, non mettiamo a rischio la loro crescita.

Salvatore Giacalone

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