“Una punta di Sal”. Elezioni senza tempo. Si discute ma non si conclude

“C’è la realtà dei ‘vasi comunicanti’, cioè la destra può mischiarsi con la sinistra e la sinistra con la destra”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Febbraio 2024 10:35
“Una punta di Sal”. Elezioni senza tempo. Si discute ma non si conclude

Le parole sono come pietre, si diceva una volta. Ora, sembra, che siano soltanto parole, le pietre dure, quelle che hanno realizzato i templi e monumenti ma anche principi solidi di civiltà non ci son più o in minima parte. C’è in corso una “sciroccata” che spazza tutto, anche le pietre dure. Mettiamola coì. Ci saranno non meno di 360 candidati al prossimo consiglio comunale di Mazara. Il ricandidato sindaco Salvatore Quinci, sarebbe sostenuto da 4 liste civiche e forse 5 se il movimento “Diventerà Bellissima” dell’ex presidente della regione ed ora ministro Nello Musumeci, riuscirà a presentarla; il ricandidato sindaco Nicola Cristaldi avrebbe già pronte 4 liste ed infine ilcandidato sindaco Giovanni Quinci dell’Udc ne avrebbe pronte due e forse tre.

In totale le liste sarebbero 10 e forse 13, se aggiungiamo poi le liste dei cosiddetti ”indipendenti” che si accoppierebbero alla fine ad una o altra candidatura a sindaco, non è escluso che ci sarebbero ben 15 liste civiche e una di partito quella di Fratelli d’Italia, l’unica bandiera che esporrà il proprio simbolo. 15 liste per 24 consiglieri candidati fanno 360. Un esercito, che non è una novità perchè nelle passate elezioni comunali, il numero è stato sempre ragguardevole.

Ci sarà una mescolanza si persone di ogni ceto sociale che rincorreranno un sogno. Non è soltanto quello di vedersi in consiglio come rappresentante di una fetta di popolo e di guadagnare qualche gettone di presenza ma anche di scalare una certa scala sociale. Un consigliere comunale non è una persona qualsiasi! In queste prossime amministrative si registra un fatto anomalo. Non esistono più centro destra e centro sinistra. Esiste un “centro”, come nella partita di calcio: ad inizio di partita il pallone è al centro, fischia l’arbitro e via tutti i calciatore sulla palla, in questa elezioni sembra che tutti cerchino il “centro” di destra o di altro con il risultato che i confusi elettori disertano le urne perché mancano punti di riferimento.

Molti sono i nostalgici delle ideologie: PC, PSI, PLI, MSI, PSDI e via dicendo. Ma non dobbiamo più scandalizzarci perché c’è la realtà dei “vasi comunicanti”, cioè la destra può mischiarsi con la sinistra e la sinistra con la destra. Negli ultimi anni è diventata quasi una moda dire che “sinistra” e “destra” non esistono più e che siamo oramai nell’era delle post-ideologie. Aveva ragione Giorgio Gaber nella sua bellissima canzone “Destra-Sinistra” in cui con arguzia profetizzava la morte delle ideologie e la nascita di un’epoca dove gli stereotipi di destra e sinistra si sarebbero sostituiti ai loro veri valori.

La canzone è stata scritta nel 1994, cioè 30 anni fa ed è di una attualità tangibile. Ma veniamo ai nostri giorni. Dove si discute dei candidati a sindaco. A Mazara ad oggi, quelli ufficializzati, sono sempre tre: il sindaco Salvatore Quinci per la “destra – centro – sinistra”, l’on Nicola Cristaldi con il suo movimento “Futuristi” e Giovan Battista Quinci che è stato nominato responsabile provinciale dell’Udc. La novità è che il cosiddetto tavolo del centro destra non esiste più considerato che la destra Fratelli d’Italia appoggia il sindaco Salvatore Quinci e quindi il tavolo si è ridotto a cinque esponenti di partito: la Nuova Dc di Cuffaro, Mpa, Udc, Forza Italia e Lega.

Questo tavolo del centro continua a fare riunioni a Trapani, Castelvetrano. Palermo, anche a Mazara ma non riesce a formulare un identico progetto e , quindi, un candidato o una candidata a sindaco. Sappiamo, ma in questo clima potremmo essere smentiti, che Forza Italia appoggerebbe l’avvocato Vita Ippolito insieme all’Mpa e Dc, non sappiamo di Ciccio Foggia, quello della “cena dei mille”. Nel frattempo, l’assessore comunale Teresa Diadema ha rassegnato le dimissioni perché il marito, Giampiero Giacalone, è nel direttivo provinciale dell’Mpa che non sostiene Quinci.

C’èra un evidente “conflitto politico” familiare ed a cedere è stata la moglie. Nicola Cristaldi sarà sostenuto dal M5S senza simbolo di partito oltre che dal suo movimento “Futuristi”. A proposito di simboli di partito ne vedremo pochi in campagna elettorale, sembra che Fratelli d’Italia avrà il simbolo nella candidatura di Salvatore Quinci chenon avrà il simbolo di “Azione” ma avrà il sostengo di 5 liste civiche, forse anche quella di “Diventerà Bellissima” del ministro Musumeci.

Il centro sinistra finora non si è fatto sentire, nemmeno nelle discussioni da bar. Alcuni sostengono che presenterà una lista civica senza simboli come una parte del partito fece con la lista “SiAmo Mazara” del 2019 che non potrà ripeterla per qualche vicenda legata proprio a questa denominazione. Ci saranno, comunque, molte liste civiche che, inutile dire, conterranno nominativi di destra e di sinistra senza ideologie ma con un unico filo conduttore, la poltrona in consiglio comunale che, nella prossima consiliatura sarà un gettone di presenza più consistente della precedete.

Però bisogna stare attenti perché a volte si registra un fenomeno per cui una forza politica o un singolo individuo cambiano idea e colore da un giorno con l’altro, per convenienza, calcolo o illuminazione spirituale. Un candidato viene eletto nella sua lista civica ma dopo qualche mese passa ad un altro raggruppamento ed alla fine della consiliatura avrà cambiato casacca due – tre volte. Non cade mai il sindaco perché eletto dal popolo ma il trasformismo determina, in consiglio comunale, dibattiti, a volte, inconcludenti magari davanti a qualche telecamera con dichiarazioni barbose che motivano magari la scelta.

Tutto il mondo è Paese ma al cittadino che ha votato per il candidato di una lista o di un partito, ritrovarlo dopo qualche mese o anno, militare sotto un’altra bandiera, dà fastidio di essersi sbagliato sul tipo di uomo o di donna sui quali ha investito le sue simpatie, le sue idee, la sua fiducia.

Salvatore Giacalone

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