“Un punta di Sal”. Europee ed Amministrative, candidati allo sbaraglio

Le due competizioni sono state accorpate nell’Election Day dell’8 e 9 giugno. Al lavoro per completare le liste

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Marzo 2024 20:29
“Un punta di Sal”. Europee ed Amministrative, candidati allo sbaraglio

Inutile nasconderlo, sarà una calda primavera-estate. La tornata elettorale più importante tra quelle del 2024 è sicuramente quella che si terrà tra l’8 e il 9 giugno prossimi per rinnovare i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo e per le Amministrative di cui, in provincia di Trapani, sono coinvolti i comuni di Mazara, Castelvetrano, Salemi e Salaparuta. Il Parlamento Europeo è una delle più importanti istituzioni dell’Unione Europea, di cui esercita il potere legislativo insieme al Consiglio dell’Ue.

Il Parlamento europeo conta 705 deputati e, a differenza dalla Commissione Europea, è eletto direttamente dai cittadini dei 27 Stati membri ogni cinque anni. L’Italia è rappresentata da 76 deputati, eletti dai cittadini con un sistema di tipo proporzionale, in cui ogni partito nazionale fa parte di un più ampio gruppo politico al Parlamento Europeo. Proprio a causa della particolarità di questo sistema elettorale, in Italia già da qualche mese è iniziato il dibattito sulle alleanze.

Al Parlamento Europeo infatti Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia fanno parte di tre gruppi parlamentari diversi e quindi non è da escludere che questi partiti, che in Italia compongono una maggioranza fin qui piuttosto solida, rimangano divisi in Europa dopo le prossime elezioni europee. Il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni appartiene al gruppo del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (Pcre), la Lega fa parte del gruppo Identità e Democrazia (ID), mentre Forza Italia è membro del gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE).

Dato il sistema proporzionale di elezione dei parlamentari europei (si possono dare tre preferenze), un’eventuale alleanza tra i partiti del governo Meloni non si formerebbe comunque sulla scheda elettorale, dove saranno separati, ma direttamente in Parlamento, quando i gruppi dovranno accordarsi per formare una maggioranza ed eleggere il prossimo presidente della Commissione europea, che rappresenta il potere esecutivo dell’Ue. Un interrogativo: ci sarà un candidato mazarese per le europee? Chi lo sa, se ne dicono tante!! Rimane però nella storia il successo elettorale dell’on.

Nicola Cristaldi alle Europee del 1994 con Alleanza Nazionale, candidato nell’Italia insulare Sicilia-Sardegna, dove risultò il secondo degli eletti con circa 40 mila voti. Ha sfiorato di entrare nel Parlamento Europeo.

Passiamo alle Amministrative con una novità. In Sicilia si voterà non di domenica e lunedì ma di sabato e domenica: il tutto perché, con l’Election day, il voto sarà insieme a quello delle Europee. C’è il rischio che l’8 e il 9 giugno, se ci saranno temperature calde, la gente sia già al mare, ma l’impegno delle elezioni per rinnovare l’amministrazione comunale è serio e quindi si spera, che non si pensi al mare, qualunque sia la temperatura, ma alla cabina elettorale. In tutto sono 37 i Comuni che rinnoveranno i loro organi elettivi in Sicilia, 32 per scadenza naturale del mandato elettorale e 5 attualmente amministrati da commissari straordinari.

Per quanto riguarda il sistema elettorale, 29 andranno al voto con il maggioritario e 8 con il proporzionale. Gli elettori chiamati alle urne per le Comunali sono in tutto 484.218. A Mazara, dove gli elettori sono oltre 44 mila ma a votare, da sempre, ci vanno non oltre 27 mila, tra “ribalte” e “ribaltoni” sono presenti i partiti, in particolare del centro destra e della destra, e liste civiche in cui convergono ex comunisti, socialisti, qualche ex liberale (quelli di Malagodi che scrisse il famoso “Piove Governo ladro”), fuoriusciti del M5S, ex democristiani che non si riconoscono in Cuffaro ma ricordano ancora la Dc di De Gasperi.

Tra il centro e la destra vi sono due candidati a sindaco: l’avvocato Vita Maria Ippolito e il due volte sindaco on. Nicola Cristaldi che ha un suo movimento “Futuristi” che porta avanti da oltre dieci anni. Alle Amministrative mazaresi vi è una varietà di simboli di partiti mischiati a liste civiche che nulla hanno a che vedere con la politica nazionale dei partiti. Saranno una ventina di liste i cui candidati concorreranno per i 24 posti disponibili in Consiglio comunale. Certamente nell’esperienza delle liste civiche ci sono tanti limiti e anche tanti sfogatoi non esemplari, però è presente anche un potenziale positivo che merita di essere valutato.Un fatto che appare emergere sempre di più, e che meriterebbe un esame e un dibattito approfonditi, è rappresentato dall’estensione raggiunta dalle liste civiche, spesso determinanti nel raggiungere il risultato e, in alcuni casi, in grado di conquistare il primo posto.

Diverse liste civiche concorrono per il ricandidato sindaco Salvatore Quinci che ha un solo partito a corredo: Fratelli d’Italia. Nelle elezioni del 2019 Quinci vinse le elezioni con il solo civismo e ora ci riprova mettendo in campo 6 liste compreso il partito della Meloni. Tre candidati a sindaco di Mazara che stanno lavorando molto per completare le liste sia dei partiti che delle liste civiche che, ricordiamo, per essere rappresentati in Consiglio comunale devono conseguire almeno il 5% dell’elettorato votante.

Il sindaco per essere eletto dovrà ricevere almeno il 40% dei suffragi, altrimenti ci sarà il ballottaggio tra i due candidati sindaci più votati.

Salvatore Giacalone

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