Ultime della sera: “Storia di un…”imagine”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Dicembre 2020 18:52
Ultime della sera: “Storia di un…”imagine”

di Francesco SCIACCHITANO Sono passati quarant’anni da quella fatidica sera dell’otto dicembre 1980, quando Mark David Chapman esplose  cinque colpi dalla sua Charter Arms “Undercover” calibro 38, e quattro proiettili   di quel revolver raggiunsero la schiena di John Lennon lasciandolo inerme in una pozza di sangue all’entrata del Dakota Building a pochi passi da Yoko Ono. Era una giornata incredibilmente mite, a New York, cosi come lo era l’ex Beatle che assieme a Yoko  Ono ed al piccolo Sean vivevano al settimo piano dell’antico ed esclusivo edificio situato al centro di Manhattan tra la la 72° strada e il Central Park West.

Quella mattina era iniziata con la visita della fotografa Annie Leibovitz, che doveva realizzare un servizio per "Rolling Stone". John Lennon aveva da poco pubblicato (il 17 novembre) "Double Fantasy", primo album dopo 5 anni di assoluto silenzio, anni che aveva trascorso felicemente dedicandosi soprattutto a fare il papà, momenti che non aveva potuto vivere con il suo primo figlio Julian (avuto con la prima moglie) perché erano gli anni della beatlemania (1963), anni in cui John, Paul, George e Ringo erano così famosi, fino al punto da escludere a loro stessi la possibilità di determinare i propri movimenti, le proprie azioni.

Ma tornando alla visita della fotografa Annie Leibotvitz iniziata poco dopo le nove, ed in poco meno di due ore aveva allestito il suo set all’interno dell’appartamento dei Lennon e scattato una notevole quantità di foto che verso le 11.00  soddisfatta del lavoro fatto, avrebbe voluto andar via ma John Lennon insistette per essere fotografato insieme a Yoko, Annie Leibovitz è riluttante perché Jann Wenner, co-fondatore ed editore della rivista, le aveva affidato un incarico ben preciso: porta a casa uno scatto come quello di "Unfinished Music No.

1” (primo album solista di John Lennon), registrato insieme a Yoko Ono in un'unica notte il 19 maggio del 1968. Alla fine Annie Leibovitz cede alle richieste pressanti di Lennon, e scatta con una Polaroid una serie di foto dei due insieme. Prima vestiti, poi – questa è la sua richiesta – nudi. John si spoglia senza problemi, ma Yoko non è disposta a togliersi i pantaloni. “Allora non toglierti nulla” le dice la fotografa. E’ l’intuizione giusta. Ne esce quello scatto di John nudo che, in posizione fetale, abbraccia Yoko baciandola su una guancia.

A occhi chiusi. Mentre lei guarda un altrove oltre la sua testa. Annie Leibovitz cercava un bacio simile a quello che i due si scambiano sulla copertina di "Double Fantasy", ma trova qualcosa di molto più potente, e non solo per le tragiche circostanze che seguiranno. “This is it. This is our relationship” è ciò che esclama Lennon dopo avere visto lo scatto. “E’ la foto della mia vita" – dirà in seguito la Leibovitz – "quella per la quale verrò ricordata”. La foto diventerà la copertina del "Rolling Stone" datato 22 gennaio 1981, e nel 2005 verrà indicata dalla American Society of Magazine Editors come migliore copertina di una rivista degli ultimi 40 anni.

Chissà perché John Lennon ha insistito così tanto per farsi fare una foto nudo in posizione fetale abbracciato alla sua Yoko: per un desiderio di regredire alla propria infanzia o per il bisogno di sentirsi rassicurato e protetto, o per il bisogno di trovare un centro  nella propria esistenza che si tratti della sua amata Yoko o semplicemente del proprio io da rafforzare e far crescere o semplicemente una sorta di difesa da tutto quello che di brutto gli poteva accadere cosi come gli sarebbe successo qualche ora dopo.

Ed allora proviamo a “immaginare” cosi come la sua più bella canzone ed una delle canzoni più belle mai scritte “Imagine” cosa sarebbe successo se alle 22.30, terminato il lavoro in sala di registrazione, John e Yoko invece di fare ritorno a casa per dare la buonanotte a Sean fossero andati direttamente a cena. La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza