Rinizia la scuola. E il cuore di un docente deve riniziare a battere per i suoi ragazzi.
Mi stupisce sempre questo inizio, sempre nuovo e apparentemente sempre uguale, in realtà sempre diverso, perché diversi, in primis, siamo noi docenti, ciascuno con i suoi problemi e le condizioni che si vive. Materiale umano noi, materiale umano i ragazzi.
La burocrazia stringe e soffoca la scuola, i problemi sempre più gravi e complessi i docenti e i dirigenti. La pandemia poi ha lasciato tracce e strascichi in tutti.
Come iniziare con un altro respiro, non tachicardico, né brachicardico? Come innamorarsi o re-innamorarsi di quel che si fa?
Non ci sono istruzioni per l'uso, come per tutte le cose più importanti della vita nulla c'è di codificato...
E ripenso ai tramonti più belli che ho ammirato, di come la fine di un giorno può riempire di meraviglia e bellezza il nostro cuore.
Lo potrà anche oggi, l'inizio della scuola?
di Rossella VIACONZI
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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