Ultime della sera: “Ritorneranno i vecchi tempi?”

Trent'anni da molti anniversari, ma cosa è cambiato?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Settembre 2022 18:40
Ultime della sera: “Ritorneranno i vecchi tempi?”

Due sono le domande inserite nel titolo e nel sottotitolo di questo articolo a chiusura della giornata di oggi e sono domande a cui è doveroso dare delle risposte.

Il 2022 è un anno molto particolare, un anno importante perché si celebrano degli anniversari, altrettanto importanti, da alcuni eventi che hanno cambiato le sorti dell'Italia. Era il 23 maggio quando la mafia trent'anni fa tolse la vita al giudice Giovanni Falcone, il 19 luglio quando tolse la vita a Paolo Borsellino, il 14 settembre quando provo a togliere la vita a Calogero Germana' ex commissario di Mazara del Vallo impegnato in quegli anni a 360° per il bene della nostra terra. Mentre gli omicidi Falcone-Borsellino furono eseguiti da degli scagnozzi, ovviamente coordinati dai vertici di Cosa Nostra, l'attentato a Germanà venne eseguito addirittura da Matteo Messina Denaro oggi erede di Totò Riina super latitante di Cosa Nostra.

Alla seconda domanda, ovvero cosa è cambiato in questi anni, si può rispondere con estrema facilità in quanto è cambiato tutto. Da quando la mafia iniziò ad essere pesante e ad invadere le strade siciliane di morti e sangue, il popolo decise di ribellarsi e avviò un vero e proprio processo di conversione verso la giustizia e la lealtà. Ad oggi secondo me alcune percentuali sono completamente ribaltate perché se trent'anni fa l'80% dei siciliani, seppur indirettamente, era coinvolto in vicende mafiose, oggi all'80% dei siciliani non interessa più niente della criminalità organizzata e questo è uno dei più grandi successi mai raggiunti prima.

Oggi se io mi sto permettendo di scrivere questo modesto e umile articolo è grazie al fatto che tutto è cambiato. La maggior parte siamo fieri di essere dei siciliani Liberi. Ahimè se da un lato è cambiato tutto in positivo, dall'altra è cambiato tutto in negativo. Oggi la mafia c'è ancora ma si è trasformata, non uccide più, non mette più bombe ma si è dedicata ad una criminalità più specifica entrando direttamente dentro i palazzi del potere, gestendo appalti piuttosto che accedendo a contributi pubblici piuttosto che gestendo fitte reti di spaccio di stupefacenti.

Con questa premessa do risposta alla domanda scritta nel titolo che invece merita un'attenzione maggiore e deve far esplodere una enorme riflessione dentro ognuno di noi. La paura è proprio quella che potrebbero tornare dei brutti tempi per il nostro territorio ed a dimostrarlo sono i fatti. Una settimana fa la Procura ha dato il via ad una infinita operazione antimafia colpendo solamente in 3 città più di 70 persone tra arresti, avvisi di garanzia e perquisizioni. Un numero assolutamente elevato di persone ritenute legate a Matteo Messina Denaro e all'organizzazione di Cosa Nostra.

Tra questi vi sono imprenditori, gente di una certa influenza nella società, politici, parenti di politici, attività e tante altre realtà che in sostanza compongono la nostra vita quotidiana. Ma questa operazione non spunta dopo anni di silenzio, questa operazione è una delle tantissime che quasi mensilmente si fanno nel nostro territorio trapanese considerato sempre come capitale della mafia. Tutto questo ci deve fare riflettere sul fatto che la mafia non ha mai finito di lavorare anzi, si sta infittendo sempre di più e sta ricominciando ad entrare sempre di più nelle vite di ciascuno di noi.

L'anniversario delle stragi, le commemorazioni, io non le ho mai considerate un evento triste ma anzi un modo per festeggiare la vita di questi "eroi" che per primi hanno avuto il coraggio di andare controcorrente e soprattutto questi eventi hanno lo scopo di ricordarci che la legalità è sempre a nostra disposizione, sta a noi non dimenticarcene dell'esistenza e applicarla nelle nostre vite.

I tempi sono forti, duri, e stanno iniziando delle manovre interne alla mafia che ci stanno portando ad avere nuovamente la criminalità al centro di tutte le attività, sta a noi scegliere di stare dalla parte giusta. Alla domanda del titolo "ritorneranno i vecchi tempi" possiamo rispondere solamente in maniera personale perché sta a noi decidere se farli ritornare o meno.

Abbiamo un'isola meravigliosa che non si merita di avere ancora questo "cancro" addosso seppur ridotto grazie a questi trent'anni di cura ma se non preso in tempo e tenuto sotto controllo può espandersi dappertutto in un solo istante e la responsabilità sarà solamente la nostra.

di Roberto MARRONE

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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