Ultime della sera: “Riconoscere la propria vocazione”

Siamo tutti chiamati a scoprire i nostri talenti e metterli a disposizione degli altri

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Luglio 2022 18:40
Ultime della sera: “Riconoscere la propria vocazione”

La vocazione ha a che fare con la vita di tutti perché racchiude una missione che chiama ciascuno a seminare vita laddove si trova. Nessuno spazio è escluso dalla possibilità di essere raggiunto dall’annuncio vocazionale, nessuna persona esclusa dall’essere riconosciuta come unica e preziosa agli occhi di Dio, ciascuno con un’opera da compiere in questa storia, una tessera del meraviglioso mosaico della Redenzione. La vocazione è un’opera artigianale che non si può compiere da soli, senza un Maestro e senza la Chiesa.

Per essere iniziati all’arte della vita c’è bisogno del Signore della Vita e di uno spazio, il suo Corpo, nel quale nutrirsi della sua Parola e dei suoi Sacramenti per crescere e vivere della sua stessa vita. La vocazione è un’opera artigianale che esige la risposta di ciascuno, della decisione di mettere le proprie forze in sinergia con quelle di Dio: «Egli che ti ha creato senza di te, non ti salverà – non ti darà la vita piena – senza di te» (Agostino). La vocazione è una missione da compiere (cf.

Evangelii gaudium, n.273) un’impresa da portare a termine (cf. Gdt 8,32): c’è una storia da fare insieme al Signore e insieme agli altri occupando la propria vita nella carità, nell’amore.

La storia – la vita, la vocazione – si fa nel concreto di una famiglia, di un presbiterio, di una comunità di vita consacrata, di una comunità di vita monastica, nel diaconato permanente, in un istituto secolare, nella decisione di servire nel laicato la missione ricevuta nel proprio Battesimo. Non in teoria, non in un concetto, ma nella carne viva della storia di una Chiesa locale fatta di volti, storie e relazioni, fatta di ferite e difetti, di potenzialità e di doni, perché solo lì, nel mezzo della storia, è possibile udire l’invito della Parola a dare la vita. È il meraviglioso mistero dell’Incarnazione che contempliamo in questo tempo. Sia per tutti un tempo buono alla (ri)scoperta della propria vocazione.

di Roberto MARRONE

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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