Ultime della sera: “Pensieri inerti”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Maggio 2020 17:52
Ultime della sera: “Pensieri inerti”

“Sappiamo tutti che la Storia non si fa con i se” Essa si basa su dati oggettivi, con l'obbligo di verificarne più volte le fonti ma nulla toglie che uno possa chiedersi “cosa sarebbe successo se...”. Personalmente ho sempre trovato questo interrogativo molto “interessante” se posto in una giusta ottica e con lo scopo di usarlo come una sorta di macchina del tempo cercando di arrivare “quasi” al punto zero cioè quel punto dal quale si sarebbe potuta innescare una svolta condizionante.

Per i tempi recenti e cioè il secolo scorso, l'esercizio è molto semplice se non inutile. Un potenziale, forse il primo a ritroso “punto” di svolta di una certa rilevanza ma che ha una certa attinenza con un altro simile ma molto più remoto lo trovo il 12 Settembre 1683 nell'assedio di Vienna. Episodio che mi piace definire “ultima crociata”  che sebbene Gerusalemme non c'entrasse nulla ebbe un ruolo importantissimo e risolutivo contro l'espansione dell'Impero Ottomano e quindi dell'Islam in Europa.

E se la “crociata” di Innocenzo XI fosse finita come le altre e cioè male? Le prime due cose che mi vengono in mente sono che probabilmente non ci sarebbe stato alcun Anschluss nel 1938 o che Heinrich Heine non avrebbe mai scritto Lorelei per ovvie ragioni. Certamente non sarebbero forse e sottolineo forse accaduti altri eventi ma sono solo mie supposizioni   e perciò di nessun valore in quanto non riesco a trovarci in quel 12 Settembre del 1683  potenziali elementi sconvolgenti e potenzialmente risolutori.

Nell'andare a ritroso nel tempo e nei limiti imposti dalle mie conoscenze storiche un evento ed una data in particolare mi hanno sempre colpito: il 2 Agosto 216 Avanti Cristo, la Battaglia di Canne. La più grande e la più studiata da tutte le accademie militari del mondo fra le guerre di annientamento mai combattute nella Storia ove il genio militare di Annibale risulta ancora essere eguagliato...e forse anche la più strana! Ma strana perché? Perché non sortì gli effetti che una tale vittoria avrebbe dovuto sortire.

A scuola ci hanno insegnato che furono gli Ozi di Capua a salvare Roma ma sta di fatto che la tesi di Tito Livio fa un po' acqua da tutte le parti in quanto attribuisce almeno in parte, l'infiacchimento dell'esercito di Annibale alle avvenenze ed ai servigi delle meretrici di quella zona della Puglia! Se come sembra ad Annibale siano rimasti circa 26.000 uomini se non di più, mi viene subito da pensare a quante ce ne sarebbero volute di “donnine” ed a che ritmi avrebbero dovuto “lavorare”!!! E poi diamine nella Puglia di allora tutti cornuti erano? Ma sorvoliamo su questo frivolo aspetto e passiamo a considerazioni più serie.

Ad occhio e croce i soldati di Roma erano più del doppio di quelli di Cartagine.85000 Romani contro 35000 Cartaginesi circa ed il numero dei morti e feriti fu di 40000 dei primi contro i 5000 circa dei secondi senza contare le diserzioni subite dai perdenti. A questo punto tiro in ballo il mio “facciamo finta che” ed immaginiamo che Annibale avesse continuato la sua “marcia su Roma”. Del resto cosa volete che siano 500 Km o poco più per uno che dall'Africa attraversando le Alpi a piedi sia giunto in Italia centrale? Personalmente non sono tanto convinto che Roma stesse bene in arnese in quei giorni considerando che le vollero poi settanta anni circa per andare a radere al suolo Cartagine.

A questo punto vi chiedo di scatenare la fantasia ed immaginare lo scenario di allora con Annibale re di Roma e come sarebbe stato poi il mondo nei secoli successivi. Che lingua avremmo parlato? Sarebbe sopravvissuto il latino? E Cicerone se fosse nato avrebbe mai scritto le sue celeberrime Orazioni? E Giulio Cesare? Chi lo sa? E che dire dell'Antico Testamento? Sarebbe mai stato scritto? Gesù Cristo sarebbe mai nato? Forse neanche Maometto sarebbe esistito e forse avremmo potuto avere un'unica religione e che forse sarebbe stata il Buddismo considerando che Buddha nacque 300 anni prima circa.

Va da sé che i miei sono interrogativi che lasciano il tempo che trovano, frutto di “ozi” alla tastiera davanti ad uno splendido mare. Corrado Sansone

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