Ultime della sera, “Parola d’ordine: cambiamento”

I cambiamenti come frutto delle lotte di chi crede nel miglioramento della vita umana.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Luglio 2021 18:30
Ultime della sera, “Parola d’ordine: cambiamento”

“Cambiamento” è la parola sulla quale mi voglio soffermare. Cambiare significa “voltare pagina”, “dare una svolta” ad una situazione che non si ritiene più consona alla propria esistenza. Quante volte abbiamo sentito dire ad amici o parenti o abbiamo detto noi stessi: “Basta! Adesso voglio cambiare vita!” oppure “Magari potessi cambiare la mia vita”!

Il cambiamento avviene in un momento cruciale, quando niente è più tollerabile, quando si pensa che sia necessario che la vita personale o quella collettiva possa essere migliore, più interessante, più giusta rispetto a quella che si vive.

Ci sono episodi privati che ci cambiano, alcuni dolorosi (la perdita di un familiare, del lavoro, di un’amicizia, di un amore…) altri gioiosi (l’arrivo di un figlio, un nuovo lavoro, l’inizio di una storia d’amore…) ed eventi grandiosi che cambiano la storia di interi popoli (rivoluzioni politiche, economiche, scientifiche, guerre, manifestazioni di protesta…).

I cambiamenti a volte possono essere repentini, altre volte lenti in quanto prima che si cambino certe tradizioni, usanze o modi di vivere bisogna acquisire la consapevolezza di quanto siano errati.

Nella storia dell’umanità ci sono stati uomini e donne che, rispetto ai loro tempi, sono stati dei precursori, degli anticipatori di novità, di cambiamenti e che hanno spesso pagato con la loro vita, con il carcere, con l’esilio, con le torture, con l’emarginazione e con la morte il loro desiderio di cambiare il mondo, la società, la vita loro e quella degli altri per renderla migliore.

Sono stati uomini e donne che hanno creduto nei loro sogni, che hanno pensato che potevano concretizzarsi attraverso la loro azione e che sono andati avanti verso la realizzazione dei loro progetti consci dei pericoli e delle difficoltà a cui sarebbero andati incontro. La forza di cambiare ciò che andava cambiato ha dato però loro il coraggio di agire, nonostante la comprensibile paura delle conseguenze.

Sarebbero necessarie pagine e pagine, un intero giornale per elencarli tutti e per dire loro “GRAZIE”.

La mentalità mafiosa in Sicilia non è stata del tutto debellata, tuttavia sono stati fatti alcuni passi avanti, non ancora “Cento” che ci hanno parzialmente cambiato. Adesso, infatti, dopo anni di lotte e di lutti, siamo consapevoli che non è vero il detto “Lascia il mondo come sta” perché se “il mondo come sta” non sta bene, allora lo cambiamo.

di Grazia GIOGLIO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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