Ultime della sera. ll giardino delle fiabe

Fate, gnomi, incantesimi e magie

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Settembre 2021 19:16
Ultime della sera. ll giardino delle fiabe

Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani sono stati i protagonisti della serata di ieri, dedicata ai "cunti", nel suggestivo scenario del Giardino dell'Emiro a Mazara del Vallo.

Un momento magico nel quale quattro bravissime narratrici si sono alternate abilmente nel racconto di antiche storie fantastiche. Lo spettacolo floreale al crepuscolo ha fatto da naturale scenografia ai passi delle leggiadre ballerine, danzanti sulle note evocatrici di passate contradanze.

Le voci delle narratrici hanno coinvolto un pubblico attento e rallegrato, trasmettendo emozioni che affondano le loro radici in un tempo lontano.

Ascoltando le fiabe torna il tempo dell'infanzia a mischiare il vecchio col nuovo, il passato con un presente diverso dal solito. Infatti , ascoltare senza vedere è una novità, abituati come siamo a non disgiungere più la voce narrante dalle immagini.

Ieri è tornata protagonista la fantasia. Ciascun spettatore ha potuto immaginare (sicuramente in modo personale) i personaggi e i luoghi evocati dai racconti: principi, principesse, vecchie fate e gnomi impertinenti.

Le storie e gli intrecci sono entrati nelle vicende vissute, nei ricordi dei presenti a riportare a galla momenti di vita spensierata. Chi non rammenta le fiabe narrate dalla maestra, in classe, o dai genitori prima di andare a dormire, o ancora dai nonni o da qualche signora anziana che spesso si metteva nel cortile, nei pomeriggi d'estate, a raccontare?

Tanti anni fa, i "cunti" si imparavano a memoria da bambini e si trasmettevano alle nuove generazioni. Erano momenti di divertimento puro, di risate, di meraviglia, di curiosità rispetto ai contenuti narrati. L'eroe o l'eroina andavano incontro a molte difficoltà e dovevano superare molti ostacoli, spesso con l'aiuto di figure fantastiche, prima di approdare al "vissero felici e contenti".

Il finale era scontato, ciò che incuriosiva era la storia, erano le vicissitudini. Ci si innamorava di alcuni personaggi, i più buoni e disponibili. Mentre si provava astio verso i cattivi. Anche se ricordo un personaggio "cattivo", una fanciulla di nome Ninazza, che in realtà era comica . Piena di vizi e di nessuna virtù, si procurava da sola tutti i guai che le complicavano la vita. Naturalmente Ninazza finiva sempre col vivere da sola, in un posto sperduto, mentre la sorellastra buona sposava un principe che la portava nel suo castello!

Iniziative come quella di "Cunti - Fauli - Nuelle" realizzata al parco di Miragliano sono da apprezzare, supportare e ripetere, per tramandare ancora per molti anni la bella tradizione del racconto.

E anche per farci divertire!

di Josepha BILLARDELLO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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