Ultime della sera: “L’amurusanza”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Novembre 2020 17:50
Ultime della sera: “L’amurusanza”

Da bambino, quando facevo delle cose in maniera svogliata mia madre mi diceva di metterci “tanticchia d’amurusanza”. Quel bene intangibile ma prezioso dato dall’amore e dall’attenzione con cui si fanno le cose. Quella forza di volontà, intesa come capacità di attuare costantemente libere scelte di miglioramento. Forza di volontà e desiderio,  che ben combinati, costituiscono una formula irresistibile e vincente. La Perseveranza ha sempre rappresentato la differenza tra successo e fallimento.

Qualità questa che più di ogni altra limita  la maggioranza delle persone nelle grandi realizzazioni, esse vorrebbero intraprendere qualche impresa ma, non appena il cammino si fa arduo, si arrendono. La perseveranza è fattore essenziale per poter tramutare il desiderio nel suo equivalente fisico. Se volete realizzare il vostro desiderio, dovete abituarvi alla perseveranza. Quando le cose si faranno oscure e vi sembrerà che non ci sia alcuna ragione di continuare, quando tutto in voi vi dirà di rinunciare, di non continuare a tentare, sarà proprio allora che si distingueranno gli uomini dai bambini; sarà proprio a quel punto che, se avrete la forza di percorrere ancora qualche altro metro ed andrete avanti, l'orizzonte si schiarirà e comincerete a vedere i primi segni di quell'abbondanza che dovrà essere vostra, poiché avete avuto il coraggio di perseverare.

La maggior parte delle persone sono pronte a gettar via i loro obiettivi e i loro scopi, ad arrendersi alla prima difficoltà o sfortuna. La perseveranza è uno stato mentale, per cui può essere coltivata. Sapere ciò che si vuole è la prima cosa, e forse la più importante. Stiamo vivendo un momento epocale, una trappola atemporale, dalle profonde conseguenze economiche, sociali e culturali. Come vogliamo reagire? Ricominciare da dove ci siamo interrotti non è abbastanza. Dobbiamo ripartire mettendo la moltiplicazione del bene comune al centro delle nostre attività.

Dobbiamo puntare ad un nuovo modo di fare impresa, di vivere la città, e di gestire rapporti sociali, in un’ottica più fattiva, etica, sostenibile e ad alto impatto sociale. Poiché ormai è chiaro a tutti quanti, lo abbiamo sperimentato in questa pandemia: I soldi hanno solo valore d’uso.   Antonio CARCERANO

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