Chi ha calcato qualche volta la soglia di un palcoscenico teatrale ha certamente vissuto quella strana sensazione che prende nell’ingresso in scena ovvero l'effetto di attraversare un sottile filo tra la realtà e la finzione. Del resto l'intenzione che un attore deve trasmettere al pubblico convenuto è quella di fare vivere attraverso lui ciò che sostanzia il personaggio interpretato e il ruolo per il quale esiste nella finzione scenica. In fondo il teatro vive di tante parziali messe in scena tratte dalla vita vera e la stessa vita in tante situazioni e sfaccettature sembra assumere contorni teatrali.
Come nel teatro, che si avvale della bravura degli interpreti, la vita è il susseguirsi di scene, situazioni, incontri, nei quali tutti noi dobbiamo essere bravi a districarci. Ognuno di noi nella sua vita esercita ruoli e status diversi e, in ciascuno di essi, deve attenersi a comportamenti, regole, opportunità difformi che ne regolano le situazioni. Ci avvaliamo nella vita anche di bugie, fughe e travestimenti per aggirare situazioni spiacevoli dalle quali intendiamo fuggire; oppure decidiamo di essere noi stessi costi quel che costi perché abbiamo deciso di lasciare un segno in coloro che ci conoscono o con i quali ci relazioniamo.
Spesso sappiamo celare i nostri effettivi sentimenti oppure tralasciamo di esternarli; tante volte veniamo scoperti perché non siamo bravi a mentire o a mascherarci. Altre volte vogliamo essere quelli che non siamo o non possiamo permetterci di essere al fine di credere che altri abbiano di noi una falsa percezione di quello che veramente siamo per diverse finalità. Insomma indossiamo maschere, abiti, frasi e parole che non sono nostre o non ci appartengono per recitare un copione distorto degli accadimenti.
A volte fino agli estremi casi di reggere una doppia vita di mentire a noi stessi sapendo benissimo che non è facile sopportare tanto e che la sorte ci potrebbe chiedere adeguato conto di tutto questo. Tutti dobbiamo calcare la scena della nostra vita per il tempo che ci è dato di farlo e se anche non abbiamo delle parti di rilievo da interpretare è sempre meglio vivere con dei ruoli che possano lasciare il segno piuttosto che passare inosservati nella platea di chi ci osserva. Dobbiamo comunque decidere di ottenere quel ruolo anche se molti concorrenti ce ne contendono in maniera onesta o poco trasparente la parte.
La vita è davvero un Grande SHOW, il più grande; e tutte le sequenze che ci sono riservate hanno un fine e una motivazione che seppure recondita o difficile da comprendere, vanno a comporre un grande copione che un abile Regista ha intessuto. A noi quindi la possibilità di gestire una intonata interpretazione ovvero di passare inosservati se non addirittura, fischiati. Come tutti gli show la vita andrà avanti sempre e comunque, con o senza di noi; ma su quel palcoscenico è bene esserci al giusto posto, nella giusta dimensione, nella giusta relazione e con una grande interpretazione.
Mare Calmo