Ultime della sera: “La strana storia di Maria”

Una storia che ha cambiato il mondo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Dicembre 2021 19:00
Ultime della sera: “La strana storia di Maria”

Si chiamava Maria ed era una ragazza che viveva in Palestina al tempo in cui quella terra era sottoposta al dominio romano. Era la promessa sposa di un uomo, Giuseppe, un falegname, discendente dalla stirpe del re Davide. Avevano probabilmente progetti e sogni da realizzare, per la loro vita futura, a noi sconosciuti. Possiamo solamente immaginarli: avere una casa in cui vivere insieme, lavorare, avere dei figli. E un Figlio lo ebbero, ma il modo in cui fu concepito fu alquanto strano. Si dice che Maria un giorno abbia avuto un incontro con un angelo.

Si chiamava Gabriele. La salutò e le disse innanzitutto di non temere, che Dio l’aveva scelta per diventare Sua madre, che il Figlio che avrebbe portato in grembo si sarebbe chiamato Gesù, l’Emanuele, il Dio con noi. Maria inizialmente aveva dubitato. Come diventare madre se non “aveva mai conosciuto” un uomo, se non si era mai unita in rapporto sponsale con alcuno? Ma l’Angelo la rassicurò. Lo Spirito Santo sarebbe disceso su di lei. Nulla è impossibile a Dio e accettò la proposta.

”Si faccia secondo la sua Volontà” rispose, sicura che la Volontà di Dio corrispondesse ad un progetto d’amore profondo anche se incomprensibile. Da quel momento cambiò la sua storia e non solo la sua. Avrebbe dovuto chiarire con Giuseppe, perdere la reputazione per quel grembo che aumentava di giorno in giorno, compiere gravida un viaggio estenuante verso Betlemme per il censimento voluto da Augusto, e partorire lì “al freddo e al gelo” di una grotta. Avrebbe visto quel Figlio crescere e andare in giro con un gruppo di “strani amici” a parlare di un Regno in cui gli ultimi sarebbero stati i primi.

Si sarebbe dovuta abituare alle chiacchiere dei vicini che deridevano il Figlio che banchettava con pubblicani e prostitute, che diceva nientemeno di porgere l’altra guancia anche ai nemici. Poteva sembrare troppo quello che le veniva chiesto ma c’era ancora dell’altro da sopportare. C’erano gli sputi addosso a suo Figlio, le frustate sul suo corpo, la corona di spine conficcata sulla sua testa che chissà quante volte aveva accarezzato e…una Croce che attendeva Lui, innocente, e Lei ai suoi piedi a soffrire le pene dell’inferno perché tutti, a partire dal ladrone crocifisso accanto a Lui, potessimo ritrovare per sempre quel Paradiso che, non sappiamo come, all’origine abbiamo perduto.

di Grazia GIOGLIO

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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