La storia del guerrafondaio
Beati gli operatori di pace
E’ primavera, una stagione meravigliosa in cui la natura rinasce in tutto il suo splendore. Tuttavia non possiamo goderne perché afflitti da eventi che non ci fanno per nulla gioire: la pandemia e la guerra.
Allora ho pensato di inventare una storiella che ho intitolato ”Il guerrafondaio”.
C’era una volta un guerrafondaio più guerrafondaio del mondo che viveva in un paese lontano, lontano.
Il guerrafondaio aveva gli occhi torvi, l’altezza media e una corporatura robusta.
Andava ripetendo ogni giorno: ”Voglio tutte le terre della Terra e nessuno potrà fermarmi”
Così riunì i suoi più fidati soldati e dichiarò guerra a tutti. Invase campagne e città, paesi e villaggi. Baldanzoso avanzava con le sue truppe e con le sue armi gridando continuamente: ”Io sono il guerrafondaio più guerrafondaio del mondo e voglio tutte le terre della Terra”. E andò avanti così per giorni, mesi e anni. Una primavera però, dopo aver distrutto città, campagne, villaggi e paesi, dopo avere ucciso, senza alcuna pietà, bambini, anziani, uomini e donne, si ammalò gravemente e chiese ai suoi soldati fidati: ”Voglio vedere i miei amati figli “Essi allora, avvisati, giunsero tutti dal Nord, dal Sud, dall’Est e dall’Ovest del mondo e gli dissero: ”Padre, sei stato il guerrafondaio più guerrafondaio del mondo. Tu avresti potuto dire di amarci se fossi stato il pacefondaio più pacefondaio del mondo.
Noi andremo via per sempre e tu rimarrai solo e infelice.
E partirono.
Allora il guerrafondaio crudele, rimasto solo, pianse disperato tante lacrime amare, le più amare di tutte le lacrime amare del mondo.
di Grazia GIOGLIO
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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