Ultime della sera: “La Primavera e ...tanti lunghi inverni !”

Le stagioni di Palermo – parte seconda

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Febbraio 2022 18:30
Ultime della sera: “La Primavera e ...tanti lunghi inverni !”

“Amo gli inizi e ognuno ha i propri vizi La primavera arriverà …...” (Lorenzo Jovanotti)

Le primavere a Palermo sono sempre molto belle; l’aria diventa leggera accompagnata da quel profumo di mare molto accattivante. Tuttavia, le primavere a Palermo non sono mai lunghe e così è stato per quello splendido periodo.

L’esperienza del primo mandato del sindaco Orlando cominciò a vacillare: troppo innovativa; troppo simbolica; troppe idee che davano fastidio alla correnti forti del suo partito; troppo tutto per una città che non ama grandi stravolgimenti.

Ho sempre considerato Palermo come una città dove è molto difficile innovare nonostante le brillanti capacità della sua popolazione migliore; infatti, ho sempre constatato che la capacità di normalizzazione e restaurazione ha una velocità superiore a quella dell’innovazione.

Così Orlando nel 1990 fu costretto a capitolare nonostante la messe di preferenze accordate dagli elettori. Costretto anche a lasciare la Democrazia Cristiana e fondare nel 1991 il Movimento Politico “La Rete” insieme ad una serie di personaggi politici, intellettuali e studiosi che lo seguirono in numerose zone d’Italia con discreti successi nelle grandi città della penisola.

Bellissima esperienza politica quella de “La Rete” che però si è conclusa fin troppo velocemente nel 1999 con una implosione che ne ha portato ad un lento ma inesorabile sfilacciamento delle sue componenti migliori.

Ma torniamo alla “Primavera di Palermo”: come accennato l’esperienza di Orlando si chiude nel maggio del 1990 facendo assopire quel clima di fermento politico che l’aveva caratterizzata. L’attuale sindaco di Palermo, ora al suo quinto mandato, non è più stato brillante ed efficace come in quella primavera durante la quale, giovane e coraggioso, sfoggiò le sue migliori doti politiche e condusse grandi battaglie contro il malaffare interno del principale partito dell’epoca schierandosi contro personaggi del calibro di Vito Ciancimino e Salvo Lima.

Così arrivarono tristi primavere e roventi estati durante le quali hanno risuonato più alti che mai i rimbombi delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. Autunni tinti di rosso del martirio del beato Pino Puglisi; inverni fatti di sprezzanti accuse verso Don Baldassare Meli e Don Paolo Turturro costretti ad abbandonare il campo che li aveva visti degni protagonisti.

Di quei periodi ricordo il lavoro che con gli scout si stava cercando di fare per supportare l’azione del Centro Padre Nostro a Brancaccio con il doposcuola e la nostra importante presenza allo ZEN e negli altri quartieri difficili.

Ricordo che 24 ore prima della strage di Capaci, più o meno alla stessa ora 17.58 (era un venerdi di un agognato fine settimana) percorsi l’autostrada in quel punto in direzione Mazara (come spesso facevo) e ho sempre pensato col senno del poi che poteva anche capitarmi di saltare in aria.

Ricordo quel pomeriggio della domenica del 19 Luglio 1992 quando dalla clinica dove era nato mio figlio avvertimmo, nell’insolito silenzio dell’estiva giornata, il boato assordante provocato dalla bomba di Via D’Amelio e il mio pensiero corse alla grande fiaccolata di quel sabato 20 giugno che insieme a Paolo Borsellino, aveva visto protagonisti noi scout di tutta Italia e alla fine della quale il giudice raccolse simbolicamente il testimone lasciato dal suo amico Giovanni ben conscio ormai che anche per lui il tritolo era arrivato a Palermo.

Ricordo la disperazione che ci prese all’assemblea scout nell’apprendere della morte di Don Pino Puglisi quel mercoledi 15 settembre 1993.

Ricordo funerali, grida, pianti, disperazione ma anche tanta voglia di risorgere: Le Donne coraggiose; il Comitato dei lenzuoli; il coordinamento Palermo Anno Uno; la nascita della Fondazione Falcone alla quale subito aderimmo.

Tante primavere ormai sono passate ed ora che siamo alla vigilia del trentesimo anno di quelle terribili stragi: che dire alla nostra bella Palermo, alla capitale delle stupenda Sicilia?

Riservati nuove fulgide primavere; donati futuro pieno di speranza; impara ad essere generosa con te stessa e a tirar fuori tutte le migliori qualità che tu sola possiedi; il sole, il vento e il mare possano accarezzare le tue riconosciute virtù e si possa parlare delle tue preziose genti solo per come sono accoglienti, sorridenti, solari, ospitali e creative; la pace e la letizia possano riempire le tue strade senza il sacrificio degli uomini migliori. Tutti siano migliori: amino Palermo! Amati Palermo !!!

“La primavera...arriverà”!

di Mare CALMO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza