Rieccoci.
Spesso mi capita di parlare della mia città e delle tante cose che fortunatamente riesco a fare assieme a tanti giovani di Social Innovators Community, e dei sogni che riesco a tirare fuori dal cassetto, ed oggi voglio raccontarvi alcuni segmenti del mio sogno, della Milano che vorrei nel futuro prossimo.
Cominciamo:
Mobilità dolce e sostenibile: credo che la forza più dirompente per cambiare i "microcomportamenti" dei cittadini, soprattutto in una metropoli non troppo grande e pianeggiante come Milano, sia spingere sulla cultura del ciclismo urbano. Sensibilizzare anche e soprattutto chi la bicicletta non la usa, che l'utilizzo delle due ruote (senza motore) rende più bella e vivibile la nostra città.
Quartieri: occorre fermare la spinta centripeta della città e ridare valore agli 88 quartieri che compongono questa meravigliosa complessità urbana. Ognuno con la propria storia e caratteristica peculiare. Tornare nelle strade e nei parchi per diffondere cultura condivisa non è più una scelta, ma un obbligo - anche morale.
Digitale: da anni mi occupo di divulgare i temi legati al digitale con varie iniziative (per esempio, Milano Digital Week) e credo sempre più sia il veicolo per eccellenza per legare le generazioni in un dialogo fertile e generativo. Questo processo va facilitato anche a Milano, attraverso iniziative cadenzate, alfabetizzazione e maggiore accessibilità e facilitazioni agli strumenti digitali.
Nella prossima puntata continueremo con altri pezzetti di sogni urbani.
A presto.
di Alessandro Isidoro RE
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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