Ultime della sera: “Il Paradosso”

Ovvero un privilegio per pochi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Dicembre 2021 16:30
Ultime della sera: “Il Paradosso”

Secondo me uno degli sforzi mentali più grandi che un essere umano possa fare è quello di elaborare un paradosso e ancora di più, capirlo.

Neanche l’algoritmo di FB può riuscire a comprenderli correttamente in quanto è intrinsecamente “uno stupido esecutore di ordini” e la prova è stata la mia censura sul social per un commento in cui utilizzavo un paradosso.

Esso nasce per caso. Come una sorta di folgorazione.

Senza dover ricorrere ai paradossi dei filosofi dell’antica Grecia frutto dello “schiffaramento” di alcuni che non avendo altro da fare mettevano in discussione tutto, mi piace riportarne alcuni più moderni.

“Nel lungo periodo saremo tutti morti”… beh! mai frase fu più ovvia di questa non c’è che dire.

“Ma c’è un ma” grande quanto una montagna in essa dato che è rappresentato dal nome di chi ha avuto il coraggio di formulare questo paradosso e cioè un tale che rispondeva al nome di John Maynard Keynes.

Keynes, il più influente economista del XX secolo, si riferiva ai mercati ovviamente i quali non possono attendere “la mano invisibile” che sistemi poi tutto poiché essa potrebbe impiegarci troppo tempo e quindi bisogna agire in fretta prima che…

L’essenziale paradossalmente è sbrigarsi…come sulla questione del ponte sul fiume Delia o sul dragaggio del Porto Canale… così “savasansdir”!

L'altro paradosso -peraltro davvero geniale- è quello di Laurence J. Peter e cioè «In una gerarchia, ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza».

Niente male che dite? Ci si potrebbe scrivere un librone.

Invero bisogna però dire che il suo campo di applicazione si è un po’ ristretto dal 1969 anno della sua formulazione. Oggi questo principio trova larga applicazione nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende partecipate.

Una promozione non la si nega a nessuno ed in alcuni Enti si fa addirittura l’impossibile acciocché si creino le condizioni migliori per la sua attuazione.

Un esempio lampante è costituito dalla Assemblea Regionale Siciliana dove il livello di promozioni è arrivato ad un Dirigente ogni sette dipendenti! Avanti così e basta con queste discriminazioni.

In ultimo lasciatemi considerare come un paradosso la disposizione di legge che ha creato la figura del Navigator.

Per definizione il Navigator è “quella figura professionale il cui lavoro è quello di trovare un lavoro ad un disoccupato. Il suo contratto di lavoro è a tempo determinato; cioè due anni.”

Ho capito già le vostre obiezioni ma il paradosso è la disposizione di legge e non il Navigator che invece è un ossimoro!

Tradotto in soldoni un precario con un contratto a termine di due anni che deve trovare un lavoro a tempo indeterminato ad un disoccupato.

Ci meritiamo l'estinzione!!!

di Corrado SANSONE

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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