Ultime della sera: "Con le mani fai cordicella…"

“Multitasking” della memoria

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Maggio 2022 20:02
Ultime della sera:

Si dice che le donne riescano a fare più cose contemporaneamente, mentre i maschi si concentrino su una cosa per volta. Sembra che queste diverse capacità dipendano dalla struttura del cervello che si è sviluppata fin dai primordi ovvero dalla stessa. Ai tempi delle caverne i maschi cacciavano e dovevano mirare, uccidere e nutrire la famiglia, per cui le loro abilità e la loro stessa vista oculare si è sviluppata in una dimensione circoscritta e puntuale. In quello stesso periodo le femmine dovevano badare alla caverna, ai bambini, agli anziani, a tenere acceso il fuoco, sviluppando la capacità di fare più cose contemporaneamente, con una visione oculare a trecentosessanta gradi.“Cara, non trovo i calzini…”“Tesoro, sono nel primo cassetto del comò…”Lui continua a non trovarli, lei li trova ad occhi chiusi.

Hanno aperto entrambi il cassetto giusto, ma hanno guardato dentro in maniera diversa.Ultimamente mi occupo di leadership “al femminile” e quando mi capita di raccontare questi esempi riscuoto sempre un divertito consenso sia da parte dei maschi, sia da parte delle femmine. Sembra però che negli ultimi tempi le cose stiano cambiando e che le abilità tipicamente maschili e tipicamente femminili si stiano mescolando, in una dimensione sempre meno legata al genere e sempre più centrata sulla persona.

E così anche l’abilità di fare più cose contemporaneamente (comunemente definita con la parola inglese “multitasking”) si appresta a diventare patrimonio dell’umanità. A questo punto mi sembra doveroso raccontarvi una storiella tratta dall’inesauribile scrigno della nonna Rosina, inconsapevole anticipatrice dei tempi nuovi, che aveva come protagonista un giovane uomo che cercava lavoro. Questo ragazzo andò in campagna e chiese al vecchio custode del baglio se poteva dargli un lavoro.

“Stabbeni.” disse il vecchio.“Soccu avissi a fari?” chiese il giovane.“Nenti, unn’ha fari nenti. Assettati ‘ncapu a ‘stu firlizzu e accumenci: cu li manu fa curdicedda, cu li peri arrunza fumeri, cu l’occhi talìa la strata, cu l’aricchi senti cu passa, cu la vuci caccia la mula…”Provo a tradurre per i non siculi. Alla richiesta del giovane di ottenere un lavoro, il vecchio rispose che andava bene.“Cosa dovrei fare?” chiese il giovane.“Niente, non devi fare niente” lo rassicurò il vecchio.Doveva solo sedersi comodamente su uno sgabello fatto con il fusto secco della ferula communis (che da noi si chiama “ferla” e da qui firlizzu) e, semplicemente ma contemporaneamente, utilizzare tutti gli strumenti di lavoro che possedeva naturalmente (oggi diremmo “di default”) come essere umano, ovvero: Con le mani fai la cordicella, arrotolando con gesti sapienti le foglie seccate della palma nana.

Nel mentre, con i piedi tieni pulita la zona, ammonticchiando il letame che poi dovrai spalare. Allo stesso tempo con gli occhi e con le orecchie vigila, guardando la strada e ascoltando chi passa, così da potere intervenire a protezione delle bestie, del raccolto, della masseria. E con la bocca caccia la mula quando cerca di avvicinarsi e fare danno.”Questo sarebbe stato il suo niente. Una volta il mio amico Luigi mi raccontò il momento esatto in cui si rese conto di non essere “multitasking” come sua moglie e come le femmine in generale, perché lui, quando doveva cuocere la pasta, metteva sul fuoco la pentola con l’acqua e aspettava che bollisse, mentre lei, dopo aver fatto la stessa cosa, in quei dieci minuti di attesa preparava il condimento, apparecchiava la tavola, telefonava a sua madre, segnava sulla lavagnetta le cose da comprare che le venivano in mente, poi calava la pasta e negli ulteriori dieci minuti ….Al che gli raccontai a mia volta la storiella della nonna Rosina e del vecchio custode del baglio, antesignano di un inevitabile mutamento genetico, già visibile nelle nuove generazioni.

Perché i ragazzi e le ragazze di oggi, mentre stanno al pc per seguire la lezione on-line, ascoltano musica, chattano con il telefonino, organizzano una festa, caricano foto e video su Instagram…

di Antonella MARASCIALa rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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