Tutti a ballare al Porto Nuovo. Mazara come Rimini?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Giugno 2014 18:07
Tutti a ballare al Porto Nuovo. Mazara come Rimini?

"Si è tenuta la più grande parata musicale sul porto, la "Molo street parade". Ieri 28 giugno sono sbarcati infatti 70 dj per suonare dalle plance allestite sui pescherecci ormeggiati al porto.

Una giornata intera di musica, mare e allegria. E per rendere ancora più magica l'atmosfera ci sono stati poi fiumi e fiumi di pesce cucinato e servito dai pescatori della zona".

No, non è il Porto di Mazara del Vallo quello appena citato. E' il Porto di Rimini.

"Molo street parade" è uno dei più grandi, di tendenza e divertenti eventi dell'estate di Rimini e di tutta la riviera romagnola, l'apripista della classica "Notte rosa", il capodanno dell'estate sulla costa adriatica. Giunta alla sua terza edizione, essa è una grande discoteca a cielo aperto, una vera è propria industria estiva del divertimento fatta di musica, ballo, intrattenimento e buon pesce da gustare direttamente sul molo. Ecco alcuni numeri: 80 deejay, 100 pescatori, 12 console galleggianti (sui pescherecci), 1 km di molo + 1 km di lungomare, 10 quintali di pesce azzurro, 200.000 circa di persone e visitatori ogni anno.

La pesca a Rimini ha una lunga ed antica tradizione, e i pescatori riminesi forse "sono nati" prima di quelli mazaresi, mettendo a punto ed organizzando nel tempo un'intera filiera e pratiche di lavoro ben collaudate. Potenziando quello che è stato il commercio del fresco.Ed anche la musica, il divertimento, le spiagge, il turismo, fanno parte della tradizione della Riviera romagnola. Non è stato così difficile dunque pensare di unire le due tradizioni del territorio e farne un evento che, in tempi di crisi anche nella riviera adriatica, possa calamitare l'attenzione dell'homo ludens o turisticus che sia. Ineccepibile.

Perché non pensare di replicare lo stesso evento a Mazara del Vallo? Avremmo tutti gli ingredienti necessari: la musica disco, il porto, il buon pesce, e poi lungomare e lungofiume vari, tanta gente disposta a divertirsi (e a gustare pesce), bravi organizzatori parecchi e ancora, tanti pescherecci che, piuttosto di arrugginire in disarmo sulle banchine, scoprirebbero usi inediti per la più grande marineria del Mediterraneo.

Perché non vengono mai a noi queste grandi idee? E soprattutto, perché non siamo mai capaci di realizzarle? In una città dove il cartellone estivo ha sempre bisogno di una lunga maturazione, dove nel giro di un mese vengono organizzati ben 3 motoraduni (con tutto il rispetto per valvole e bulloni). In un ambiente dove tutti gli eventi hanno sempre quel non so che di istituzionale, politico, finto ufficiale, finto utile per lo sviluppo del territorio, dove senza soldi pubblici quell'evento non si può fare, dove la promozione del pesce del Canale di Sicilia si fa a Bangkok.

In una Mazara dove il Porto è rimasto troppo spesso "al buio" - e forse conviene tenerlo "al buio" - separato, distante dai suoi stessi cittadini, dove le poche volte che si è riempito, è stato intasato dalle auto che sono andate a vedere i fuochi d'artificio o il ritorno dei pescherecci mitragliati dalla Libia; dove ancora siamo fermi alla "Padellata" e nello stesso tempo pensiamo di poter far giungere centinaia di persone da ogni parte del mondo, qui da noi, grazie a predicatori che parlano di pace, grazie a un circolo di persone che ostentano una lingua morta ancor prima di nascere (come l'esperanto).

Qui, un evento del genere, come la "Molo street parade" - se mai la città fosse in grado di realizzarlo - susciterebbe soltanto scalpore. Tanto vale accontentarsi dei motoraduni.

Vincenzo De Santi

29/06/14  08,45

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