Turchia-Isis: “il gioco delle tre carte”. Anche noi a forte rischio

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Ottobre 2014 18:19
Turchia-Isis: “il gioco delle tre carte”. Anche noi a forte rischio

Lo sanno tutti da tempo. Alla Turchia i curdi sono sempre stati e stanno sul groppone. Non sono bastati secoli di politica del genocidio ad eliminarli. Oggi finalmente per loro, si sono presentati ai confini quelli dell'ISIS che pare abbiano tutte le buone intenzioni per il risolvere la questione in maniera radicale.

L'occhio di Erdogan è benevolo nei confronti di questi solo perché gli stanno togliendo le castagne dal fuoco ma lo è anche per il fatto che lui e qualche altro del suo staff sono musulmani così praticanti da togliere o quanto meno non considerare quella parte della costituzione turca che ne dovrebbe ancora fare uno stato laico. Sta di fatto che le ordinanze ministeriali circa l'uso del velo nelle scuole adesso esistono anche se poco eseguite.

Oggi assistiamo con stupore che nonostante gli appelli ad una reazione, Erdogan si limita ad assistere alle operazioni militari del Califfo a poche centinaia di metri dai suoi confini e dimenticando che lo stato da lui retto fa parte della NATO!

Spero solo che non ci siano più in giro i soliti deficienti che sostengono ancora che la Turchia debba entrare in Europa!! Che l'Europa non intende intraprendere una guerra contro l'Islam lo sappiamo tutti ma di certo dobbiamo anche tenere conto che già una parte dell'Islam questa guerra l'ha invece intrapresa nei nostri confronti!

E l'Italia? Sotto l'aspetto della sicurezza dei suoi confini non credo possa stare tanto tranquilla! In Libia già le bandiere del califfato cominciano a sventolare e se continua così ci toccherà purtroppo rimpiangere Gheddafi!!!Ciò che frena l'avanzata, per adesso, di quelli dell'ISIS è la mancanza di mezzi navali ed aerei ma data la situazione politica libica non credo ci voglia ancora molto. Derna è in una buona posizione strategica: a due passi dall'aeroporto di Bengasi, sul mare e molto vicina al confine egiziano. E' essenziale che in questo momento il nostro governo cominci ad osservare con più attenzione a ciò che avviene laggiù, pensando che in un futuro non troppo lontano potrebbe trovarsi a gestire una brutta situazione e con ogni probabilità, da sola! I tentennamenti, le ciurlate nel manico, la ricerca di consenso generale non farebbe altro che giocare a favore di questi dementi e le attuali menate turche lo dimostrano!

La nostra città ha una numerosa comunità di religione musulmana perfettamente integrata ma nulla toglie che da un punto di vista statistico, qualcuno che si senta investito da sacro furore religioso possa esserci e stante la teoria dei grandi numeri la certezza dovrebbe essere anche matematica!

Sono convinto che gli organi preposti lavorino in tale direzione e qualora dovesse emergere qualche cosa mi auguro che gli immancabili "stupidi crociati" o "templari" del piffero stiano nei loro ranghi perché già in passato loro di danni ne hanno già combinati abbastanza. (in foto allegata: l'ambivalenza del Governo Erdogan) 

Corrado Sansone

14-10-2014 20,00

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