Stessa procura ma una Trapani diversa. È quello che ha trovato Gabriele Paci, il nuovo procuratore capo, che ieri mattina si è insediato prendendo il posto di Alfredo Morvillo – fratello di Francesca e cognato di Giovanni Falcone – che andò in pensione il 4 maggio del 2020.
Quello di Gabriele Paci, in realtà, è stato un ritorno. Negli anni novanta, infatti, aveva iniziato la sua carriera proprio in questa provincia dove gestì processi in Corte d’Assiste per le guerre di mafia di Alcamo.
L’ex procuratore aggiunto di Caltanissetta, si è mostrato molto emozionato durante l’insediamento – tenutosi nell’aula bunker del Palazzo di Giustizia – soprattutto per aver trovato una procura giovane, proprio come quella degli anni Novanta.
Lo stesso Paci, poi, si è congratulato con Maurizio Agnello che, dopo il pensionamento di Morvillo, ha brillantemente gestito la Procura di Trapani che, adesso, ricomincia a mettersi a lavoro.
«La procura di Trapani - ha detto Paci – ha tradizionalmente offerto la massima collaborazione. L’interconnessione tra le attività distrettuali e le circondariali è molto importante per far sì che si possa realizzare l’obiettivo comune».
Ma il nuovo Procuratore, dopo aver ringraziato Margherita Asta per la presenza, ha anche parlato della Strage di Pizzolungo dove morirono Barbara Rizzo e i figli Salvatore e Giuseppe Asta.
«È un nodo centrale della nostra storia – ha dichiarato – se noi facessimo dei passi avanti per capire cosa è successo in quel 1985, avremmo molte chiavi di lettura di quello che succede nel 1989, nel 1992 e nel 1993. È una strage ancora misteriosa, nonostante si siano celebrati quattro processi, tre con sentenza di condanna passata in giudicato. C’è la possibilità di capire molto e per quanto riguarda la Procura di Trssapani assicuro la massima collaborazione con la Procura di Caltanissetta».
Con l’insediamento del nuovo Procuratore, adesso, inizia una nuova era ma che, indubbiamente, non smetterà di guardare al passato.