Sempre il solito sesso…Le statue coperte per non urtare la sensibilità…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Gennaio 2016 09:40
Sempre il solito sesso…Le statue coperte per non urtare la sensibilità…

Come era prevedibile anche sui social network si sta scatenando la reazione dei cittadini in merito alla triste e farsesca (sono i primi due aggettivi che mi vengono in mente) che ha visto la copertura con pannelli bianchi su tutti e quattro i lati alcune statue di nudi dei Musei Capitolini in occasione della recente visita del presidente dell’Iran Hassan Rohani in Campidoglio accompagnato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.

La copertura –così si è giustificato il cerimoniale- sarebbe stata decisa come forma di rispetto alla cultura e sensibilità iraniana tanto che durante le cerimonie istituzionali non è stato servito nemmeno il vino. Ma la notizia ha fatto scoppiare un caso politico che ha ovviamente investito anche quanti si occupano di arte ed estetica.

All’estero la notizia è stata accolta con un certo stupore (ci ritornano in mente gli attacchi dei tabloid inglesi nel corso dell’ultimo Governo Berlusconi…Chissà che non siano segni premonitori). Il Guardian -fa notare l'agenzia Ansa- titola così un articolo sulla vicenda della visita di Hassan Rohani in Italia e in Vaticano: “Roma copre le statue di nudi per evitare al presidente iraniano di arrossire”. Ad attirare l'attenzione del giornale britannico - ancor prima delle questioni politiche e degli accordi economici messi sul piatto nei colloqui romani di Rohani - sono state proprio le statue dei Musei Capitolini nascoste dietro alcuni pannelli bianchi in occasione della conferenza stampa congiunta del presidente iraniano con il premier Matteo Renzi all'ombra del monumento equestre a Marc'Aurelio.

Il Governo Renzi cerca di minimizzare la questione ed anzi utilizza una prassi già consolidata in altre vicende e cioè lo "scaricabarile", in modo da attribuire le colpe a qualche sconosciuto funzionario che avrebbe assunto l’iniziativa. Ma ci chiediamo: appena notate le statue coperte lo stesso Renzi, o il Ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, il quale parla di “scelta incomprensibile” e di non essere stato informato. Perché non intervenivano per tempo scoprendo le statue? La reazione è avvenuta solo dopo che il caso è scoppiato, ad ogni modo anche la “distrazione”, grave, rappresenta una colpa. La responsabilità è certamente politica, ricordiamo quanti protestarono per una tenda di Gheddafi che per alcune ore fu piantata a Roma nell’agosto del 2010.

"La vicenda delle statue coperte "è una questione giornalistica. Non ci sono stati contatti a questo proposito. Posso dire solo che gli italiani sono molto ospitali, cercano di fare di tutto per mettere a proprio agio gli ospiti, e li ringrazio per questo". Così il presidente iraniano Hassan Rohani rispondendo a una domanda dei giornalisti in conferenza stampa a Roma.

Ma Renzi & C. sanno che a Teheran si possono vedere nudi in molti musei nazionali? In quello dell’arte antica perfino i filmati ufficiali si soffermano sulla Venere che pare risalga addirittura al sesto-settimo millennio prima di Cristo. Una statuetta sicuramente primitiva, con una donna però rappresentata come natura aveva fatto. Al museo di Arte contemporanea di Teheran poi c’è solo da sbizzarrirsi per trovare i nudi di grandi artisti occidentali (in foto n.2 un'opera di Francis Bacon al Museo di Teheran).

Non tutti li possono vedere, è vero, perchè in una sezione del museo che bisogna avere il permesso di visitare. Ma anche di questa esistono filmati ufficiali, e i leader iraniani lì hanno libero accesso. Anche ai nudi di Paul Gauguin. Nessuno ha mai pensato di mettere il burqa su quelle statue, a differenza della “Venera Mattea”, che ha fatto rimediare all’Italia una figuraccia mondiale.

"Le ridicole ragioni esibite dal cerimoniale per giustificare la copertura di antiche statue romane ai musei capitolini indicano uno stato di soggezione indegno di un paese libero”. Così Vittorio Sgarbi da critico d’arte (su questa sua qualità nulla da eccepire) ha commentato il caso: “Sarebbe inimmaginabile un comportamento come questo da parte del governo americano. Il punto, prosegue, è che “non è possibile confondere il presidente dell’Iran con il califfo al-Baghdadi, la Persia non è l’Isis e Rouhani non è Bin Laden”.

E ancora: “D’altra parte, nella statuaria antica nudo è il maschio – eroe, atleta o guerriero – mentre coperta è la femmina, come anche l’islam richiede. Per questo era insensato cercare d’interpretare un senso di pudore inesistente nella sensibilità di un iraniano colto per un eccesso di zelo non compreso e per noi mortificante. Il paradosso – conclude – è che le rovine di Persepoli sono alla luce del sole in Iran e le rovine romane sono nascoste a Roma”.

Infine per concludere, abbiamo immaginato (senza voler offendere nessuno) che in occasione di una missione a Mazara del Vallo da parte del Presidente della Repubblica di Tunisia e di una sua delegazione, per incontrare la grande comunità tunisina mazarese, lo stesso sia accompagnato dal Sindaco di Mazara del Vallo, dal Presidente della Regione, dall’Assessore regionale ai Beni Culturali e dal Soprintendente ai Beni Culturali di Trapani a visitare il rinnovato Museo del Satiro Danzante di piazza Plebiscito.

Sorpresa quando al momento di ammirare la statua bronzea essa viene presentata in mutande e canottiera per non urtare la sensibilità degli ospiti musulmani. Sarebbe certamente una volgare messa in scena e pensiamo che nessuno dei suddetti rappresentanti politici potrebbero pensare di coprire anche con un velo quel “nudo” realizzato da artisti dell’antichità… Il sesso è diventata un’ossessione soltanto nei tempi moderni.

Francesco Mezzapelle

28-01-2016 10,30

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