Ci sono troppi indizi che ci inducono a pensare che nei prossimi mesi potrebbe consumarsi un crimine nei confronti dei cittadini mazaresi, già duramente colpiti dall’assenza nel territorio comunale di una adeguata e funzionale struttura ospedaliera. Rimane ancora vaga (e temiamo lontana) la data di definizione dei lavori e di apertura dell’ospedale.Resta confusa la questione del reparto di radioterapia (semplice o complessa), anche se l’assessore alla malattia e tutti i suoi fan (s) cercano di minimizzarne l’importanza.C’è ora un nuovo allarme per quanto riguarda il reparto di cardiologia, che dovrebbe essere accorpato, per motivi di “aggregazione funzionale” con quello di Castelvetrano.Intanto, continuano a rimane non risolti i gravi problemi organizzativi della sanità trapanese, investita da tanti disservizi, da carenze materiali, da deficienze strutturali, dalla mancata copertura dei posti in organico, dalla precarietà nelle assunzioni di nuovo personale.Tutto questo si riflette pesantemente, nonostante l’impegno del personale medico e paramedico, sulla qualità dei servizi, sulla salute dei pazienti, costretti a subire sofferenze aggiuntive, stress, lunghi tempi di attesa, mortificazioni di ogni genere.Emerge anche una grave colpa della classe dirigente mazarese servile ai calcoli della politica regionale.Alimentiamo il sospetto che i tempi di consegna e di apertura del nuovo ospedale possano essere condizionati dalle prossime scadenze elettorali.
Ma non è tollerabile imporre nuove sofferenze ai cittadini mazaresi per puri calcoli elettorali.Sorprende, tuttavia, in tutte queste vicende, questa sorta di buonismo dell’Amministrazione comunale, che continua a farsi dettare i tempi senza esercitare alcuna forma di pressione e di contestazione.Sembra che sulla pelle dei cittadini mazaresi si stia esercitando una sorta di tacito accordo di non interferenza, tra l’amministrazione di Cristaldi e il partito dell’assessore Gucciardi.Crediamo che di fronte a questa grave situazione della sanità provinciale sarebbe opportuno che l’assessore alla malattia pensasse non alle prossime consultazioni elettorali, ma a firmare le sue dimissioni.
Il segretario CGILVito Gancitano
09/06/2016
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