Road Show Filiera Ittica Siciliana: il Distretto della Pesca e l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo al servizio delle aziende siciliane

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Giugno 2015 16:24
Road Show Filiera Ittica Siciliana: il Distretto della Pesca e l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo al servizio delle aziende siciliane

“Sono particolarmente onorato –ha dichiarato il Sindaco di Pachino, Roberto Bruno nel suo saluto ai partecipanti- per avere scelto Marzamemi e Pachino per la presentazione del Rapporto annuale della Pesca ed Acquacoltura della Sicilia da parte dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo e dell’attenzione che ha avuto il Distretto Produttivo della Pesca per la marineria del nostro territorio, che merita tutto il sostegno e l’attenzione da parte delle istituzioni per le obiettive condizioni di difficoltà in cui opera.

Necessita –ha aggiunto il primo cittadino- una sinergia tra pubblico e privato per un modello di sviluppo incentrato sulla Blu Economy proposto dal Distretto della Pesca. Pachino è sempre più sinonimo di food: il pomodoro, il vino ma anche il pesce e il trasformato ittico che rendono il nostro territorio unico in tutta la Sicilia”.

Il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca Giovanni Tumbiolo ha ringraziato l’On. Bruno Marziano ed il sindaco Roberto Bruno per l’ospitalità permettendo così un dibattito sulla filiera ittica siciliana. Tumbiolo ha parlato della filosofia produttiva della Blue Economy che, pur partendo dal mare e dall’acqua non si esaurisce nel mare e con il mare, essa si estende a tutte le filiere produttive “Grazie alla Blue Economy, una nostra intuizione che nasce con l’organizzazione di Medi-District nel 2007 –ha sottolineato Tumbiolo- abbiamo elaborato progetti innovativi volti non solo a tutelare la risorsa ‘acqua’ nella sua ampia declinazione ma al ‘restauro’ e ‘rigenerazione’ delle risorse e dei beni dell’ambiente e della natura latu sensu”.

Tumbiolo ha così plaudito all’attività svolta dai due organi di supporto alle aziende del Distretto: l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, coordinato dall’Ing. Giuseppe Pernice, ed il Centro di Competenza Distrettuale diretto dal Prof. Vincenzo Fazio.

L’Ing. Pernice ha parlato della sesta edizione, con dati aggiornati al 31 dicembre 2014, del Rapporto Annuale sulla Pesca ed Acquacoltura in Sicilia; redatto dall’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, è previsto dalla Legge Regionale n° 16 del 2008. Pernice ha così illustrato alcuni dati significativi emersi dal nuovo Rapporto: “La politica comunitaria di salvaguardia delle risorse ittiche attuata nel corso di questi anni ha, infatti, nel periodo 2000-2014, ridotto il numero di natanti da pesca da 4.329 a 2.882, la stazza da 231.185 GT a 164.446 GT e la potenza motori da 343.922 kW a 241.303 kW.

Assieme alla flotta –ha sottolineato- è stata pesantemente colpita l’occupazione nel settore primario e in tutta la filiera. Nel 2014, dai dati raccolti, emerge però un’inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi. Siamo di fronte ad un processo di stabilizzazione per quanto riguarda il numero dei battelli da pesca si è in pratica arrestata la pratica delle demolizioni che è stata una pratica adottata da molti armatori per necessità economica e non certo di rinnovamento”.

I dati del I capitolo del Rapporto mostrano un rilancio verso la pesca artigianale. Altro dato che fa riflettere –ha continuato Pernice- è l’età media della flotta peschereccia siciliana: 34,56 anni. Bisogna adesso puntare all’innovazione ed al risparmio energetico”.

Tumbiolo, ha così aggiunto: “la demolizione dei pescherecci ha avuto ripercussioni a livello sociale, con essa si sono anche demolite le braccia lavorative, si è perso un patrimonio culturale, esperienziale”.

Alessandro Spadaro di K2 Innovazioni ha illustrato in sintesi il Progetto “Nuove Rotte: Blue Economy– P.O. FERS Sicilia 2007/2013”. Sono stati descritti i progetti di ricerca (Linea di Intervento 5.1.1.2.), a cura di ISA-CNR, IAMC-CNR ed Istituto Zooprofilattico della Sicilia, ed il Centro di Certificazione e Prove ed i 10 laboratori (Linea di intervento 5.1.1.1.).

Sono stati così presentati altri capitoli del Rapporto Annuale sulla Pesca ed Acquacoltura. La Dott.ssa Marta Giuga ricercatrice presso l’IAMC-CNR di Capo Granitola ha parlato del “L’attività del Laboratorio 10 del Progetto “Nuove Rotte Blue Economy”: dall’efficientamento energetico al recupero degli scarti di produzione delle aziende ittiche. Ha mostrato come gli scarti dell’attività di pesca da problema possano divenire una risorsa. Ha portato l’esempio del “chitosano” derivato dalla chitina, un polimero che si trova nell’esoscheletro del gambero e che può essere utilizzato nel trattamento delle acque, nell’ambito farmaceutico, nella cosmesi e, perfino, nell’industria tessile.

La Dott.ssa Giulia Buffa del Distretto Produttivo della Pesca ha illustrato il capitolo “Blue economy: indirizzo europeo e linee strategiche del Distretto della Pesca”.

L’Arch. Domenico Targia, dirigente del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana, è così intervenuto: “finalmente si individuano degli strumenti e delle prospettive, attraverso la ricerca, per risollevare il sistema pesca siciliano che in questi anni ha “rottamato uomini”, bisogna studiare come convertita l’attività di pesca una volta effettuata la demolizione. Complimenti per il lavoro svolto dai ricercatori”.

Il Dott. Antonio Pensabene della Segreteria Regionale di Uila Pesca ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto nell’ambito del Rapporto ed ha annunciato la partecipazione del Sindacato anche alla quarta edizione (8-11 ottobre 2015, a Palermo e Mazara del Vallo) di Blue Sea Land-Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente.

Infine il Sindaco di Pachino Roberto Bruno ha annunciato la partecipazione del Comune di Pachino a Blue Sea Land insieme ad un cluster di imprese del territorio produttrici di eccellenze agroalimentari

A concludere i lavori della giornata è stato il Deputato regionale Bruno Marziano, Presidente della Terza Commissione “Attività Produttive e Agricoltura” dell’Assemblea Regionale Siciliana: “anche in Sicilia Orientale è necessaria l’esperienza del Distretto della Pesca e dell’Osservatorio: bisogna fare sintesi e sistema nell’ambito della filiera ittica, bisogna mettere in rete le marinerie siciliane ed il ruolo dell’Osservatorio e del Distretto sono indispensabili. La politica ha il dovere di sostenere le iniziative impegnate a salvaguardare e rilanciare il tessuto produttivo siciliano”.

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