Questione Snam, per una parte del PD mazarese è “fallimento dell’Amministrazione e di una classe politica”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Agosto 2017 20:31
Questione Snam, per una parte del PD mazarese è “fallimento dell’Amministrazione e di una classe politica”

Attraverso una nota alcuni componenti della direzione locale del Pd, Riccardo Dado, Rosanna Conti, Vito Caradonna, Giacometta Bettinelli Gandolfo, la responsabile Enti locali Segreteria Provinciale, Caterina Agate, ed i consiglieri comunali del Pd, Giacomo Mauro e Pasquale Safina, prendono una netta posizione sulla “Questione Snam” dopo che, nel totale silenzio degli Enti competenti, in primis il Comune di Mazara del Vallo, sia stata rinnovata (nel novembre 2016) la concessione demaniale del gasdotto Algeria-Italia occupante un'area demaniale di mq 20.000 e di mq. 86.850 del fondo del mare territoriale antistante la zona di "Capo Feto".

Sulla questione, al quale la nostra redazione ha dedicato in questi anni vari articoli ed una puntata della rubrica “Misteridicittà”, sembra calato, da tempo, un silenzio inquietante. La questione è stata sollevata grazie ad un recente consiglio comunale aperto e straordinario che, purtroppo, ha fatto registrare l’assenza dell’Amministrazione comunale, ed in primis del sindaco Nicola Cristaldi, e dell’intera maggioranza consiliare e di alcuni esponenti dell’opposizione.

Adesso intervengono i suddetti componenti del Pd (sulla questione Snam nel 2013 con una nota Caterina Agate, allora coordinatrice comunale, sollevò la necessità di benefici per la Città, la nota venne letta in Consiglio comunale da Giacomo Mauro) intervengono con una propria nota forse a sottolineare una presa di posizione sulla questione. La locale segreteria comunale del Pd guidata da Teresa Diadema non si è ancora espressa ufficialmente sulla questione ed il suo consigliere comunale di riferimento, Francesco Di Liberti, risultava fra i presenti al Consiglio comunale aperto del 26 luglio. La “questione Snam” è forse un altro esempio di una persistente spaccatura interna del Pd mazarese ben celata negli ultimi mesi?

Ecco di seguito il testo della nota firmata da Dado, Agate, Mauro, Safina, Caradonna, Conti, e Bettinelli Gandolfo:

“Mai come in questo caso dire “lo avevamo detto” non solo non ci da alcuna soddisfazione ma ci lascia un retrogusto amaro che sa di fallimento.Fallimento di un’amministrazione comunale in primis che non ha colto l’occasione per garantire alla nostra città il risarcimento dei danni ormai accertati sul tratto di Tonnarella, la cui spiaggia risulta fortemente depauperata e interi tratti di strada crollano da anni per una dinamica costiera modificata dall’impianto marino di trasporto del Gas dall’Algeria al metanodotto di Mazara del Vallo.

Fallimento di una classe politica che in alcuni casi è risultata totalmente disinteressata, in altri non è stata evidentemente capace di farsi ascoltare da un Sindaco sordo, che non ha mai ritenuto di dover dare conto su quanto accadeva intorno alla vicenda Snam.

Fallimento di un’intera collettività, che viene mortificata da un primo cittadino che da anni governa la città come un despota, snobbando le opposizioni politiche e persino le istituzioni democratiche, a partire dal Consiglio Comunale.

Lo avevamo chiesto a chiare note con un documento a firma dell’allora coordinatrice comunale del Pd Caterina Agate e con la relativa interrogazione del consigliere Giacomo Mauro in una seduta del Consiglio comunale del quinquennio 2009-2014, in prossimità della scadenza della convenzione trentennale tra il Comune e l'allora Siciliana Gas spa, di discutere il rinnovo della concessione con la Ditta per porre in essere tutte quelle iniziative utili a che la cittadinanza non ne uscisse ancora una volta a mani vuote.

Avevamo proposto di condizionare il rinnovo alla realizzazione di un progetto di ripascimento della spiaggia di Tonnarella, all'applicazione di tariffe agevolate per i cittadini mazaresi ed al completamento delle condutture per la fornitura del gas nei quartieri rimasti non raggiunti dal servizio.

Avevamo denunciato il rischio che si arrivasse alla proroga tacita della convenzione senza ridiscuterne le condizioni.

Avevamo e abbiamo, nel corso di questi anni, atteso di capire cosa stesse succedendo, i motivi del silenzio intorno al rinnovo della concessione, le assenze dell’amministrazione alle conferenze di servizi dove si discuteva la necessità di effettuare i lavori di rispristino dei fondali marini prima del rilascio della concessione per i danni che il Gasdotto ha provocato alle nostre coste, la mancata partecipazione dell’amministrazione e dei consiglieri di maggioranza a un Consiglio Comunale aperto che doveva servire a fare chiarezza sull’argomento.

Nulla è servito fino ad oggi e l’unica certezza che abbiamo è che la città di Mazara del Vallo HA REGALATO UNA CONCESSIONE TRENTENNALE A UN COLOSSO ECONOMICO SENZA AVERE RICEVUTO NEMMENO IL RISARCIMENTO DEI DANNI GIA’ ACCERTATI SULLE NOSTRE COSTE.

Riteniamo quanto successo di estrema gravità così come il silenzio ingiustificato e ingiustificabile attraverso cui si vorrebbe fare passare la questione nell’oblio di un’estate calda come poche.

I Mazaresi hanno diritto di sapere quello che l’amministrazione ha fatto e quello che non ha fatto in tutti questi anni; ma soprattutto ha diritto di sapere cosa intende fare nel futuro, visto che la convenzione prevede, all’Art.6, l’obbligo di risarcimento dei danni arrecati al territorio qualora l’amministrazione Comunale proponga un’azione di recupero e dimostri il rapporto causa-effetti tra il Gasdotto e l’erosione delle coste (tenuto conto che la dimostrazione di tale rapporto causa-effetti risulta già acclarata).

Per questo, pur rammaricati per il mancato esercizio del peso contrattuale che detenevamo al momento del rinnovo della convenzione, riteniamo urgente che l’amministrazione attivi tutte le procedure volte ad esercitare i diritti scaturenti dall’Art. 6 della convenzione.

La nostra città ha diritto ad essere risarcita, LA COLLETTIVITA’ TUTTA di questa città deve ricevere dei benefici dalla presenza sul proprio territorio di una struttura potenzialmente pericolosa qual è il Gasdotto di Tonnarella”. (in foto copertina da sx Caterina Agate, Giacomo Mauro, Pasquale Safina)

Francesco Mezzapelle

08-08-2017 22,15

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