Con l’inizio del nuovo anno sembra calato uno strano silenzio sulla “Questione ponte fiume Arena” emersa dal 9 settembre, cioè quando l’ex Provincia decise la chiusura del ponte a seguito di un ispezione ad agosto, attestandone la pericolosità del ponte per la pubblica incolumità a causa del degrado per corrosione delle giunzioni saldate del ponte. A seguito di una gara di appalto espletata mesi fa , ed aggiudicata per circa 800mila euro, i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul fiume Arena sarebbero dovuti iniziare entro la fine di ottobre per la durata di 300 giorni. In questo intervallo la ditta esecutrice dei lavori ha preteso che il ponte fosse rimasto completamente chiuso (in copertina una foto del ponte scattata da un nostro lettore dal lato della SP38).
Dalla chiusura del ponte si registrano notevoli disagi per i circa 3000 residenti del quartiere di Boccarena che sono costretti ad utilizzare un percorso alternativo, attraverso la SP66 (la via Margi) e la SS115 per raggiungere il resto della Città e viceversa per tornare nelle loro case; un percorso molto più lungo ma, soprattutto più pericoloso, considerate curve e lo stato della carreggiata della SP66 (dal passaggio a livello fino all’incrocio con la via Treviso) nonostante espletati alcuni lavori di manutenzione straordinaria da parte dell’ex Provincia; per non parlare del buio e della pericolosità del tratto della Ss115 (di competenza dell’Anas) dalla discesa di c/da Zano all’incrocio con la Ss115.
A seguito di diversi incontri con cittadini residenti nel quartiere di Boccarena, alcuni riuniti in comitati, l’Amministrazione comunale, considerati i tempi indicati dall’ex Provincia, ha intrapreso un iter per la realizzazione di un ponte alternativo da finanziare grazie ad una variazione di bilancio, approvata ai primi di novembre da parte dello stesso Consiglio comunale, di circa 300mila euro provenienti da compensazioni e risparmi di spese correnti. Poi è spuntata la possibilità per la realizzazione di questo ponte alternativo con un finanziamento di circa 450mila euro dall’Assessorato regionale alle Infrastrutture. Ovviamente bisognerà aspettare prima che il progetto esecutivo dell’Amministrazione Quinci riesca ad ottenere tutti i pareri necessari favorevoli dagli enti di competenza.
Lo scorso 21 gennaio si era svolta un’adunanza aperta sulla questione richiesta dai consiglieri di opposizione (Pietro Marino, Antonio Colicchia, Enza Chirco, Ilenia Quinci, Girolamo Billardello, Maurizio Pipitone, Anna Coronetta, Giorgio Randazzo, Gioacchino Emmola e Stefania Marascia) attraverso la quale la Città è stata messa a conoscenza di uno studio per un intervento alternativo al progetto dei lavori di manutenzione del ponte del fiume Arena, studio condotto dall’ing. Giuseppe Salvo, ben noto professionista mazarese, che lo ha illustrato proprio nel corso dell’adunanza aperta; il tecnico mazarese ha studiato le carte ed il progetto dell’ex Provincia fornite dall’on.
Sergio Tancredi. Nel suo studio Salvo ha messo in discussione modalità e tempi circa i lavori di messa in sicurezza da parte dell’ex Provincia progettati dall’ing. Granata. Da qui è nata una querelle con l’ex Provincia con uno scambio di note pubbliche fra il commissario del Libero Consorzio Comunale di Trapani (l’ex Provincia), il dott. Raimondo Cerami (che non ha partecipato seppur invitato al Consiglio comunale aperto), e lo stesso ing. Giuseppe Salvo.
Alla vigilia di Natale attraverso una nota, il commissario Cerami ha rassicurato scrivendo: “i lavori sono già iniziati all'interno dello stabilimento con la creazione degli elementi strutturali da sostituire, mentre sono state avviate le attività per il reperimento delle maestranze, dei mezzi e dei materiali specialistici, e ritiene che non vi siano dal punto di vista temporale e finanziario, elementi tali da far pensare che possa essere compromessa la realizzabilità del lavori appaltati, sempreché non sopraggiungano elementi di disturbo esterni che possono rallentare l’andamento regolare dei lavori”.
Come dicevamo all’inizio però sulla questione sembra calato un’inquietante silenzio e circola voce che la prossima apertura del ponte sul fiume Arena possa avvenire a fine settembre 2022, guarda caso proprio in piena campagna elettorale per le elezioni Regionali con tutte le passerelle politiche per l’occasione. Ma sbaglio o lo scorso ottobre vi era un intento comune (dichiarato pubblicamente) fra ex Provincia ed Amministrazione comunale mazarese per far si che i lavori potessero essere accelerati e consegnati entro la fine di maggio?
Francesco Mezzapelle