Quanto si gioca in slot machine e videolottery a Mazara, Marsala e Castelvetrano? Ludopatia in aumento: “l’eroina degli anziani”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Dicembre 2017 11:10
Quanto si gioca in slot machine e videolottery a Mazara, Marsala e Castelvetrano? Ludopatia in aumento: “l’eroina degli anziani”

Gratta e vinci, lotterie, superenalotto, scommesse sportive, lotto, macchinette, gioco online, ippica, bingo: nel 2016 gli italiani hanno speso 95 miliardi di euro nel gioco, oltre la metà solo in slot machine e videolottery. Pari a più di due manovre finanziarie. Quanto l'Italia sia invasa dalle slot machine e quale sia la spesa a testa degli italiani è oggetto delle analisi di questo lavoro d'inchiesta dei quotidiali locali Gedi e del Visual Lab in collaborazione con Dataninja.

Incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams) è stato creato un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca in oltre 7mila comuni italiani.

Un’idea del fenomeno a livello nazionale. Più di 49 miliardi, sono stati giocati su Awp (acronimo di slot machine: chiamate anche “New Slot” accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie) e Vlt (acronimo di video lottery: accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte). Il numero degli apparecchi attivi sul territorio è di oltre 400mila, così divisi: 354.905 slot e 54.262 Vlt.

La Lombardia è la regione che spende di più, seguita da Lazio e Veneto. L'Abruzzo è la regione con la maggiore densità di apparecchi. Prato è la provincia italiana con la giocata pro capite più alta. Chiudono la classifica delle prime dieci regioni: Toscana (3 milioni 742mila abitanti e 3 miliardi 363 milioni giocati), Puglia, Sicilia e Liguria.

Grazie ai dati raccolti dall’inchiesta è stato possibile anche acquisire le dimensioni del fenomeno in alcune città della nostra Provincia, quali ad esempio Mazara del Vallo, Marsala e Castelvetrano, ed in tutte e tre il fenomeno della ludopatia sembra in aumento. 

Mazara del Vallo. Il Comune di Mazara del Vallo ha una popolazione di 51.604 abitanti (da ultimo censimento) con un reddito pro-capite pari a 13.767€. Le giocate pro-capite (cioè stabilite mediamente per persona) ammontano a 422 euro l’anno (270 euro in Awp e 152 euro in Vlt; nel 2015 le giocate pro-capite si attestavano a 415 euro.A Mazara del Vallo nel 2016 sono stati giocati complessivamente: 21,79 milioni di euro (13,9 mln in Awp e 7,9mln in Vlt).In Città sono presenti in totale 236 macchinette (208 Awp e 28 Vlt); il numero di apparecchi per ogni 1000 abitanti è di 4,6 (4 Awp e 0,5 Vlt).L’inchiesta è riuscita pertanto a calcolare la virtuosità di ogni Comune.

L’indice è calcolato su una scala da 1 a 5. Più è alto e più il comune è virtuoso e quindi con una bassa diffusione di slot e con poche giocate. L’indicatore di Mazara del Vallo è 3.

Marsala. Il Comune di Marsala ha una popolazione di 83.232 abitanti con un reddito pro-capite pari a 13.644 euro. Secondo l’inchiesta nel 2016 le giocate pro-capite ammontano a 396,5 euro l’anno (187 euro in Awp e 210 euro in Vlt); nel 2015 le giocate pro-capite si attestavano a 346,6 euro.A Marsala nel 2016 sono stati giocati complessivamente: 33 milioni di euro (15,6 mln in Awp e 17,4 mln in Vlt).In Città sono presenti in totale 383 macchinette (310 Awp e 73 Vlt); il numero di apparecchi per ogni 1000 abitanti è di 4,6 (3,7 Awp e 0,9 Vlt). L’indicatore di virtuosità è lo stesso di Mazara, cioè 3 (scala da 1 a 5).

Castelvetrano. Il comune di Castelvetrano ha una popolazione di 31.691 abitanti con un reddito pro-capite pari a 13.565 euro. Secondo l’inchiesta nel 2016 le giocate pro-capite ammontano a 390,6 euro (338 euro in Awp e 53 euro in Vlt); nel 2015 le giocate pro-capite si attestavano a 357,7 euro.A Castelvetrano nel 2016 sono stati giocati complessivamente: 12,38 milioni di euro (10,7 mln in Awp e 1,7 mln in Vlt).In Città sono presenti in totale 150 macchinette (140 Awp e 10 Vlt); il numero di apparecchi per ogni 1000 abitanti è di 4,7 (4,4 Awp e 0,3 Vlt). L’indicatore di virtuosità è lo stesso di Mazara e Castelvetrano, cioè 3 (scala da 1 a 5).

Vincite. Secondo la ricerca, considerando il dato complessivo nazionale, nel 2016 il 71,6% delle vincite è tornato nelle tasche dei giocatori, che però continuano a giocare alimentando un circolo vizioso. Il resto degli incassi, pari a oltre il 28 per cento (28,3%) va allo Stato (17,5% contro il 13% del 2015), agli esercenti (6%), ai gestori (4,3%) e ai concessionari (0,5%). Nel 2016, il settore dei giochi in Italia ha garantito entrate erariali intorno ai 10,5 miliardi, di cui 5,8 miliardi dai soli apparecchi.

Ludopatia. Il gioco sommerso è incalcolabile. Quanti siano gli italiani malati di gioco d'azzardo patologico è una delle stime più difficili da fare. I dati oscillano tra 1,5 e oltre il 3 per cento di giocatori problematici e circa il 2 per cento di giocatori patologici (pari a oltre un milione di persone). Ma potrebbero essere molti di più i ludopatici impigliati nelle maglie del sommerso.

“Nessuno raccoglie questi dati” -dice Simone Feder, psicologo (lavora da anni nella comunità “Casa del Giovane” di Pavia) e coordinatore del Movimento NoSlot, commentando i dati della ricerca. “Il sommerso è molto - continua - i ludopatici non accedono ai servizi per le dipendenze, non si sentono malati”.

L'aspetto sociale più significativo è che le richieste d'aiuto arrivano dai familiari, in particolare i figli chiamano per i genitori e i nipoti per i nonni. “È stata stravolta la cultura educativa. Riceviamo almeno due telefonate al giorno ti questo tipo: 'Aiuto, mia madre sta dilapidando tutto, cosa dobbiamo fare?'. Non era mai successo –conclude Feder- che fossero i figli a portare i genitori. Mai la droga -perché il gioco d'azzardo questo è- aveva toccato gli anziani. Le slot sono l'eroina del terzo millennio”

Francesco Mezzapelle

17-12-2017 12,00

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