Progressivo smembramento dell’area di emergenza di via Livorno. Ma l’ex assessore Russo lo sa?

Redazione Prima Pagina Mazara
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05 Novembre 2013 14:13
Progressivo smembramento dell’area di emergenza di via Livorno. Ma l’ex assessore Russo lo sa?

Il personale di radiologia di Mazara del Vallo deve mettersi in pronta disponibilità notturna e festiva presso l'ospedale di Castelvetrano. Questo l'ordine pervenuto lo scorso 31 ottobre da parte dell'Asp di Trapani.

Nella disposizione di servizio inviata ai responsabili di Radiologia di Mazara del Vallo e Castelvetrano, al direttore sanitario dell'area di emergenza urgenza di via Livorno ed al suo collega dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Castelvetrano, si legge: "in considerazione della carenza di personale di dirigenza medica di radiologia che possa eseguire turni in regime di pronta disponibilità notturna e festiva nelle due Unità Operative Semplici di Radiologia di Mazara del Vallo e di Castelvetrano con numerosi turni scoperti anche in considerazione che i colleghi radiologi di Mazara del Vallo vantano i propri diritti a non volere eseguire più di dieci turni di pronta disponibilità mensile e nella constatazione che solo due dirigenti si quattro sono idonei senza limitazioni a Castelvetrano, essendo comunque coperti tutti i posti in pianta organica nelle due suddette radiologie si dispone che già a far data 01.11.2013 i tre dirigenti radiologi di Mazara del Vallo eseguano i turni di pronta disponibilità presso la radiologia di Castelvetrano che così conterà su cinque radiologi complessivamente disponibili e con ciò, essendo la radiologia di Mazara del Vallo in un'area di emergenza e non potendosi così intervenire su patologie per le quali necessita ricovero, gli eventuali esami in regime di pronta disponibilità saranno tutti trattati presso la Radiologia di Castelvetrano dove ci sono le Unità operative atte al ricovero.

Pertanto il responsabile della radiologia di Mazara del Vallo si deve immediatamente raccordare con il responsabile della Radiologia di Castelvetrano per concordare insieme i turni in regime di pronta disponibilità notturna e festiva del mese di novembre e programmare gli stessi turni anche per il mese di novembre".

Quanto richiesto dall'Asp di Trapani in pratica richiederebbe un altro sacrificio per il personale dell'area di emergenza-urgenza di via Livorno e ciò avvalorerebbe inoltre l'ipotesi, ormai avvalorata dai fatti, dello smembramento dello stesso presidio ospedaliero mazarese rendendolo un mero pronto soccorso. Vedi l'attività dimezzata del laboratorio di analisi, del servizio di chirurgia, cardiologia e del personale in generale che in alcune circostanze hanno salvato la vita ad alcuni cittadini.

Ultimo caso è avvenuto nella notte del 29 ottobre quando presso il pronto soccorso dell'area di emergenza-urgenza (vedi foto) si è presentato un 21enne mazarese con un pneumotorace sinistro ipertensivo, condizione grave e che richiede urgentissimo intervento poiché ad elevato rischio di evoluzione verso l'arresto cardiaco. La diagnosi è stata posta con estrema celerità, grazie ad una radiografia del torace eseguita in urgenza. Portato immediatamente in sala operatoria (ufficialmente chiusa per l'Asp di Trapani) del piano interrato, l'anestesista di turno (in mancanza di un chirurgo di turno né di guardia né reperibile...) ha proceduto al drenaggio chirurgico dello stesso.

Per l'intervento è stato aiutato dall'infermiere di anestesia reperibile (che ha fatto le veci aiuto chirurgo), dal cardiologo di turno (che ha fatto le veci dello strumentista) e da un infermiere e dal medico del pronto soccorso. Purtroppo quella sera non era previsto l'infermiere di anestesia di turno, poiché spostato per fare fronte a carenze del P.S. in quanto uno degli infermieri dell'organico di anestesia è stato temporaneamente assegnato al P.S. di Castelvetrano. Una volta stabilizzato, il paziente è stato trasferito dal medico reperibile di P.S.

presso la Chirurgia di Mazara del Vallo sita presso l'ospedale "Borsellino" di Marsala dove evolve favorevolmente verso la guarigione.

Per fortuna tutto ciò si è verificato nel mese di ottobre, in quanto a partire dal primo novembre (vedi le nuove disposizioni dell'Asp di Trapani) non è più prevista la presenza di un medico radiologo reperibile notturno e tanto meno nei giorni festivi. Si aggiunga a ciò la cronica carenza di anestesisti che proprio da questo mese ha determinato la scopertura di alcuni turni di guardia. Alla luce di ciò non sappiamo se nei giorni a seguire (e non si sa fino a quando) un'urgenza come quella raccontata potrà essere affrontata con le professionalità fino a qualche giorno fa presenti all'interno del presidio di via Livorno, le stesse che l'8 agosto hanno permesso il parto ad una donna maghrebina residente in città.

Interrogativi. Così è lecito sollevare ancora una volta gli stessi interrogativi: 1) perché a fronte di quanto avvenuto l'Asp di Trapani non potenzia il presidio di emergenza di via Livorno, offrendo qualche posto di ricovero? 2) Bisognava aspettare ancora una simile emergenza per mettere in funzione la moderna sala operatoria del P.S. che da quanto aperto il Presidio, nonostante la sua presentazione in pompa magna allo stesso assessore regionale Borsellino, è rimasta sempre chiusa? 3) Perché l'Asp non ha pubblicizzato, così come avviene per altri eventi positivi in altri ospedali viciniori, il felice episodio verificatosi a Mazara del Vallo?

Aggiungiamo un ultimo interrogativo: ma l'ex assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, è a conoscenza del progressivo smembramento dell'area di via Livorno per la quale lo stesso ne aveva assicurato il potenziamento?

05-11-2013 15,15

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